Napoli, assessore De Majo si dimette: le ragioni in una lettera

L’assessore alla Cultura e al Turismo di Napoli Eleonora De Majo annuncia le sue dimissioni. In una lettera affidata ai social network spiega le ragioni del suo gesto.

Napoli De Majo
Dimissioni per l’ex assessore De Majo

Eleonora De Majo si dimette da assessore della città di Napoli. La decisione di questo gesto è affidata ad un lungo post sul proprio profilo Facebook. Dove non mancano le polemiche e le frecciate anche ad alcuni esponenti della giunta guidata da De Magistris.

Leggi anche-> Napoli, insegnante morta dopo il vaccino: indagati due medici

In primo luogo si fa riferimento alla statua di Maradona. Le ultime vicende riguardanti la composizione della commissione, hanno inciso profondamente sulla decisione di lasciare. E hanno inciso profondamente anche sulla vita personale dell’ex membro della giunta.

Napoli, le ragioni dell’assessore De Majo

In primo luogo la De Majo ci tiene ad osservare come sia vittima di pesanti attacchi. Arrivati alla perquisizione di telefoni e computer, motivo dell’irreperibilità per quasi una settiamana. In più la fuga di notizie sui giornali, che hanno rivelato elementi d’indagine dei quali nemmeno la stessa era a conoscenza.

Leggi anche-> Covid Napoli, De Magistris ammette: “La zona rossa è inevitabile”

Riguardo alla futura statua del Pibe, la politica assicura di avere agito nella massima trasparenza e correttezza. Dichiarando che il suo obiettivo è di guardare ad una politica inclusiva, che possa coinvolgere a tutti i livelli i cittadini partenopei. Con un dialogo che deve essere costante.

Polemica con il sindaco De Magistris

Napoli De Majo
Polemiche con De Magistris

Nella lettera poi emergono anche i contrasti con l’attuale amministrazione cittadina. E la polemica ricade sulla scelta della futura candidata politica. Inevitabile il riferimento ad Alessandra Clemente, indicata da De Magistris come candidato ideale.

Ebbene la De Majo contesta l’assenza di dialogo e lo scetticismo creatosi intorno a questo nome. In più la disputa è sulla mancanza di presupposti nel creare una scelta condivisa, che avrebbe potuto abbracciare i più ampi consensi in città. Infine un messaggio di rammarico per non aver accompagnato la città nella rinascita che, a suo dire, meriterebbe da lungo tempo.

Impostazioni privacy