Lamorgese: “Su minacce cronisti massima attenzione anche sul web”

La ministra Luciana Lamorgese tiene alta l’attenzione sugli episodi di minacce ai cronisti. Gli ultimi dati rivelano una tendenza in crescita per questo fenomeno.

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Lamorgese vicina ai giornalisti (Getty Images)

Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno, ha presieduto oggi il Centro per il coordinamento delle attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente sugli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti.

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In particolare, gli ultimi episodi vedono come protagonisti i corrispondenti del quotidiano Il Tirreno. Nel corso della conferenza, ha anche assicurato che questo tema è centrale sul tavolo del Ministero. Soprattutto con le ultime statistiche, che presentano un quadro allarmante.

Lamorgese, “Seguiamo il tema con attenzione”

Lamorgese parla così della situazione: “La stampa è garanzia della circolazione ed è una componente fondamentale della democrazia. Per questo seguiamo il tema con profonda attenzione. Gli atti intimidatori non vanno sottovalutati e anzi denunciati”.

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Nel 2020 gli atti intimidatori sono aumentati dell’87% rispetto al 2019. Andando nei dettagli, i casi registrati sono stati 163 contro i soli 87 dell’anno precedente. Numeri che non possono lasciare impassibili gli operatori del settore.

I ringraziamenti alla Ministra dell’Interno

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Attacco ai giornalisti del Tirreno (Foto di Pexels da Pixabay)

E infatti l’Ordine dei Giornalisti della Toscana ringrazia la ministra. “La ringraziamo per la sincerità e l’attenzione sul tema, oltre che per la sensibilità. Così come le forze dell’ordine sono intervenute celermente per reprimere questi atti”.

Si richiede inoltre di “intensificare questa attività al fine di scoraggiare futuri atteggiamenti lesivi. Bisogna introdurre un’aggravante specifica quando è coinvolta una minaccia ad un giornalista. E’ cruciale tenere alta l’attenzione su questo tema. Anche al fine di pubblicizzare queste iniziative, a tutela di coloro che non lavorano in grandi giornali e potrebbero avere maggiori difficoltà nel sentire la vicinanza della categoria”.

Presenti oltre al presidente dell’ODG Toscana, anche il vice presidente del CSM Ermini, oltre al direttore del Tirreno e rappresentanti della redazione toscana. Tutti al fianco di un’iniziativa che tuteli l’intero mondo giornalistico.

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