Governo, chiusi gli impianti sciistici: è Draghi a prendere la dura decisione

La decisione della chiusura degli impianti sciistici, almeno fino al 5 marzo, arriva dal Governo Draghi, senza interpellare il ministro Speranza.

Governo Draghi
La decisione del Presidente del Consiglio incaricato (Getty Images)

Le ultime notizie da Palazzo Chigi assolvono il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla chiusura degli impianti sciistici almeno fino al 5 marzo. Infatti a prendere la dura decisione è stato proprio Mario Draghi, con il suo Governo già operativo e pronto a prendere le misure decisive per invertire la rotta della pandemia. Nei primi minuti la decisione aveva scagliato la critica proprio nei confronti di Speranza, ma fonti da Palazzo Chigi riportano che sia stato proprio Draghi ad approvare tale misura.

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Ciò che però fa scatenare la rabbia è la decisione arrivata a solamente un giorno dalla riapertura. A proporre la misura ci ha pensato il Comitato Tecnico Scientifico. Una proposta accettata da Draghi e dal suo Governo. Andiamo quindi a vedere cosa sta succedendo al governo, con le prime frizioni all’interno dell’ampia maggioranza a disposizione dell’ex presidente della Bce.

Governo Draghi, prime frizione interne: scoppia la polemica

Governo Draghi
Uno degli impianti sciistici italiani (Getty Images)

I primi a schierarsi contro la misura della chiusura degli impianti sciistici sono i leghisti Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia, che si sono schierati subito contro l’incolpevole Speranza. La proposta dei due esponenti della Lega è quella di dare subito gli indennizzi a chi opera nel settore. Ancora più duri gli attacchi dei senatori del Carroccio Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari che fanno riferimento ad un presunto “metodo Conte”, in cui c’è l’annuncio di domenica e la chiusura di lunedì. Ma non solo la Lega, anche le Regioni interessate contestanno la misura del premier a meno di 24 ore dalla riapertura degli impianti.

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Infatti ad oggi il Governo ha deciso che un nuovo aggiornamento arriverà solamente al 5 marzo. La svolta sul rinvio è arrivata ieri, quando il Ministero della Salute aveva chiesto un’opinione al Comitato Tecnico Scientifico. A causa della presenza di varianti nel paese, il Cts ha proposto di rinviare la riapertura, ricordando però che la decisione finale spetta alla politica. Inotlre lo stesso Comitato ha deciso di chiudere ad ogni idea di allentamento delle restrizioni, data la situazione pandemica in Italia.

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