Coronavirus Italia, il bollettino di oggi 3 marzo: contagi, positivi, guariti e morti a livello nazionale nelle ultime ventiquattro ore.
Tutta l’Italia in zona rossa, il rischio è concreto. A lanciare l’allarme è Guido Bertolaso, consulente del presidente di Regione Lombardia per il Piano Vaccinale ed ex capo della Protezione Civile. La Sardegna (in zona bianca) è l’unica Regione al sicuro, mentre nelle altre diventa sempre più difficile arginare i contagi. Una grossa percentuale dei nuovi positivi in Italia è causata dalle varianti, quella inglese su tutte. Ma servono i vaccini, in quantità di gran lunga maggiori a quelle attuali. Per questo motivo – ha proseguito Bertolaso – “bisogna andare a Bruxelles a battere i pugni”. Il presidente del Consiglio Draghi nella serata di ieri ha firmato il nuovo Dpcm che sarà in vigore fino a dopo Pasqua.
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Il bollettino coronavirus di oggi 3 marzo
Il bollettino di oggi: 20.884 contagi, 347 morti, 14.068 guariti. 358.884 tamponi effettuati nelle ultime ventiquattro ore, il tasso di positività è in crescita: 5,8% (+0,7%).
+84 terapie intensive | +193 ricoveri
L’agenzia Reuters riferisce che la somministrazione di una sola dose di uno dei tre vaccini anti-Covid approvati finora “potrebbe comportare un rischio di perdita di efficacia” e perciò l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) non sarebbe intenzionata a raccomandarla agli Stati dell’Unione Europea.
Lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità mostra come la variante inglese sia diventata prevalente nei contagi in Italia.
Il 54% delle infezioni da Sars-Cov-2 è dovuto a variante inglese (dallo 0% al 93,3% nelle diverse Regioni); 4,3% dovuto a variante brasiliana (con picchi del 36,2%) e lo 0,4% alla variante sudafricana (picco del 2,9%).
🦠#COVID19, #VARIANTE INGLESE DIVENTA PREVALENTE
➡️ 54% delle infezioni da Sars-CoV-2 dovute a ‘variante inglese’ (range Regioni 0%-93,3%)
➡️ 4,3% ‘brasiliana’ (0%-36,2%)
➡️ 0,4% ‘sudafricana’ (0%-2,9%)🔎 I dati della ‘flash survey’👇https://t.co/vP4MozvLez#Covid19italia pic.twitter.com/MBnsv4h3WB
— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) March 2, 2021
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