Governo, Draghi attende ancora sulla lista dei ministri

Governo, Draghi ha lasciato Roma ed è rientrato in Umbria. Forse domani incontro con Mattarella ma ci sono le incognite dei ministeri

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Getty Images

Terminato il secondo giro di consultazioni non resta che aspettare la salita di Mario Draghi al Colle da Mattarella. Ieri l’ex presidente della Bce ha incassato il sì del Movimento 5 Stelle con l’atteso voto della base sulla piattaforma Rousseau.

Draghi ha però lasciato Roma ed è tornato a Citta della Pieve, in Umbria, dov’era residente. Quando andrà al Quirinale e soprattutto con quale lista dei ministri? Secondo indiscrezioni di stampa i timori dei partiti è proprio l’elenco della squadra di governo perché attorno ora c’è silenzio.

Ascoltati i partiti, non resta che attendere la valutazione e la decisione. Forse domani Draghi incontrerà Mattarella, l’uomo che l’ha incaricato di formare un nuovo governo e per tale motivo il suo principale alleato. Ma non è escluso che l’incontro tra i due possa avvenire anche la settimana prossima.

Nodi da sciogliere, dubbi da chiarire su nomi e posizioni. Ogni partito ha una sua persona che vorrebbe in un determinato ruolo ma non essendo Draghi espressione diretta di nessuna lista possono esserci delle sorprese (bello o brutte) per le forze parlamentari con la centro l’occhio vigile di Mattarella.

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Governo, la questione delle quote rosa

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Teresa Bellanova di Italia Viva

Creare una “formazione” di governo equilibrata tra le parti e soprattutto sulla questione di genere con forte presenza femminile se non al 50%. Sembra essere questa la linea di Draghi che potrebbe creare qualche malumore tra i partiti. Non perché contrari alla presenza di donne nell’esecutivo ma perché ciò cambierebbe alcuni piani.

Uno dei favoriti nel Pd è il Ministro per le Attività culturali Dario Franceschini ma ci sono anche i nomi di Andrea Orlando e Lorenzo Guerini. Qualcuno potrebbe dover fare un passo indietro a favore di una collega donna.

Nel totoministri c’è sempre Giorgetti per la Lega che per le quote rosa potrebbe proporre di nuovo l’avvocato Giulia Bongiorno, già titolare di un dicastero nel primo governo targato Giuseppe Conte.

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Non mancano i nomi femminili in Forza Italia con Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini mentre Renzi per Italia Viva potrebbe proporre ancora le ministre uscenti che hanno tolto l’appoggio a Conte, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti.

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