Blocco spostamenti tra regioni, c’è la proroga: ora è ufficiale

Il governo uscente vara il blocco degli spostamenti tra regioni. Per prorogare la norma c’è stato bisogno dell’ok dell’ultimo Cdm del Conte Bis.

Blocco spostamenti regioni
Ancora non ci si potrù muovere tra le regioni (via Screenshot)

Nelle ultime giornate si è creato un gran coas sugli spostamenti tra le regioni, specialmente per coloro che sono in zona gialla, con l’ultimo cdm del Conte Bis che ha sciolto ogni dubbio. Infatti almeno per il prossimo mesi sarà prorogato il blocco degli spostamenti tra regioni. Infatti lunedì 15 febbraio, a mezzanotte era prevista la scadenza del decreto firmato lo scorso 13 gennaio.

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La decisione è arrivato dall’ultimo Consiglio dei Ministri di Giuseppe Conte, che ha deciso per la proroga. Infatti spaventano tantissimo le nuove varianti di Coronavirus, specialmente quella inglese. Degli ultimi contagi registrati, infatti, ben il 17,8% delle infezioni che fanno parte della variante britannica. Nelle ultime ore, infatti, si sta cercando di circoscrivere ogni caso, per evitare la diffusione a livello nazionale della variazione di coronavirus. Andiamo quindi a vedere cosa cambia nelle prossime settimane.

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Blocco spostamenti regioni
Non sarà ancora possibile muoversi tra le regioni. (Getty Images)

Così il divieto degli spostamenti tra regioni continuerà fino al 25 febbraio. Infatti il governo ha scelto un  decreto ponte, in attesa dell’insediamento del Governo Draghi che poi sceglierà il da farsi nelle prossime settimane. In un primo momento l’ultimo cdm di Conte aveva pensato una proroga fino al 5 marzo, quando scadranno tutte le altre misure contenute nel dpcm. Ma Conte ha deciso di lasciare più spazio al prossimo esecutivo.

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Proprio su questo tema le Regioni si sono appellate al premier incaricato Draghi. L’obiettivo dei governatori regionali è quello di proporre graduali riaperture graduali. Infatti gran parte dei Presidenti di Regione vorrebero ingressi contingentati nei cinema, palestre e teatri, ovviamente nel rispetto di tutte le norme anti-Covid. Ovviamente in tutti questi locali al chiuso, la richiesta è si una riapertura ma con mascherine e distanziamento sociale.

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