Mario Draghi, dagli studi alla BCE: chi è l’uomo convocato da Mattarella

Il presidente Mattarella ha convocato Mario Draghi al Quirinale per le 12 di oggi: alla riscoperta dell’ex Presidente della Banca centrale europea.

Mario Draghi
Dalla Banca d’italia al colloquio con Mattarella (Getty Images)

Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, aveva affidato un mandato esplorativo a Roberto Fico. Dopo qualche giorno, il presidente della Camera è tornato al Quirinale con un nulla di fatto: la maggioranza per un nuovo Governo manca.

Nel discorso successivo, Mattarella ha spiegato le motivazioni per le quali andare al voto adesso potrebbe rappresentare un vero e proprio problema per il paese. Per questo motivo, quindi, oggi è stato fissato un appuntamento tra il presidente della Repubblica e Mario Draghi.

Il nome dell’ex presidente della BCE girava da qualche mese ormai ed era una possibile soluzione presa in considerazione in caso di mancanza di maggioranza. Ora bisognerà attendere gli sviluppi dell’incontro fissato per mezzogiorno.

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Mario Draghi: dalla Banca d’Italia al colloquio con Mattarella al Quirinale

Mario Draghi
Dalla Banca d’italia al colloquio con Mattarella (Getty Images)

Nato a Roma nel ’47, ha conseguito la laurea nel ’70 all’Università Sapienza di Roma. Nel mondo della politica ha ricoperto il ruolo di ministro del Tesoro nel Governo Craxi I. Dall’83 al ’90 ha ricoperto il ruolo di Direttore Esecutivo della Banca Mondiale.

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Dopo la parentesi come governatore della Banca d’Italia iniziata nel 2005, si ricorda la sua presidenza alla BCE. Nel periodo tra il 2011 (inizio dell’incarico, ndr) ed il 2019 (fine dell’incarico, ndr), la figura di Draghi a livello internazionale cresce visibilmente conferendogli posizioni di rilievo.

Si ricorda una frase pronunciata nel 2012 dall’ex presidente della BCE: Whatever it takes”. A più riprese anche nel periodo più difficile dell’emergenza Covid era stata citata. Si tratta di poche parole pronunciate nel periodo di crisi dell’Euro. Draghi difese strenuamente la moneta unica, “costi quel che costi”.

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