Napoli, cancellato il murale per Giancarlo Siani: la decisione dell’Istituto

A Napoli l’Istituto Gabelli ha cancellato il murale per ricordare Giancarlo Siani. L’opera fu realizzata nel 2016 dall’artista Nicholas Tolosa.

Napoli Giancarlo Siani
L’Istituto decide di cancellare l’opera (Screenshot)

Un murale per Giancarlo Siani che resisteva dal 2016 è stato improvvisamente cancellato dal muro della scuola Gabelli. L’opera realizzata da Nicholas Tolosa, raffigurava la storica Citroen Mehari del giornalista ucciso dalla Camorra nel 1985. Inoltre al di sopra dell’automobile era presente la scritta “Nuje vulimme na speranza“, come la celebre sigla della serie tv “Gomorra”. A condire l’opera, inoltre, ci hanno pensato i contorni colorati che riportano alla vita e segni di gesso bianco come quelli messi dalle forze dell’ordine in caso d’omicidio.

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A prendere posizione sulla cancellazione ci ha pensato l’artista. Infatti Tolosa, con una nota, afferma: “La dirigenza della scuola ha così deciso di cancellare, immotivatamente e senza alcuna richiesta, un pezzo di legalità che abbelliva l’animo e l’estetica della scuola stessa e non solo, ritinteggiando di bianco la parete che ospitava l’opera“. Andiamo quindi a vedere la risposta della dirigente scolastica sulla cancellazione.

Napoli, sparisce il murale per Giancarlo Siani: la risposta della preside

Napoli Giancarlo Siani
L’esterno del comprensorio napoletano (Screenshot)

Ma la risposta della nuova dirigente, in carica da settembre 2020 non si è fatta attendere. Infatti con un comunicato di risposta, la preside ha affermato: “Quel murale non c’era, l’opera non l’ho mai vista. Ho raccolto delle informazioni e chiesto notizie in merito al personale storico dell’istituto“.

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La preside ha poi giustifaco la rimozione del murale affermando: “Si trovava in uno spazio esterno e pioggia e infiltrazioni avevano danneggiato il murale. Per questo si e’ deciso di fare un intervento di ripulitura dell’area e ritinteggiatura. Non so cosa e’ accaduto prima che arrivassi in questa scuola, ribadisco che l‘opera non l’ho mai neanche vista“.

Ma la rimozione dell’opera ha destato non poco stupore. Infatti il murale rappresentava un simbolo di legalità, ma soprattutto un simbolo di speranza per i giovani. Inoltre nella descrizione dell’opera si legge: “Tutta l’opera e’ una speranza affinche’ i giovani comprendano che la scelta della legalita’ conviene sempre“.

 

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