Valige con resti umani a Firenze, svolta nelle indagini: c’è un arresto

Valige con resti umani a Firenze, svolta nelle indagini: i carabinieri hanno fermato la fidanzata del figlio delle vittime

valige resti umani
Getty Images

Svolta nelle indagini sull’orrenda vicenda di quattro valige di resti umani ritrovate nelle scorse settimane a Firenze. I carabinieri hanno arrestato una donna albanese, la stessa nazionalità delle vittime, accusata di omicidio, occultamento e vilipendio dei cadaveri dei due coniugi scomparsi nel 2015, Sheptim e Teuta Pasho. È la fidanzata del figlio della coppia.

La donna, 36 anni, cinque anni fa – quando fu denunciata la scomparsa dei due – era la convivente del figlio 34enne, latitante in Italia per reati per reati legati al traffico di droga e ora detenuto in Svizzera. Dal 16 ottobre scorso è in carcere nel Cantone di Aargau (Argovia) per furto con scasso e violazione di domicilio.

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Valige con resti umani a Firenze, svolta nelle indagini


I resti dei due corpi sono stati trovati in un campo vicino il carcere di Solliciano accanto alla superstrada Firenze-Pisa-Livorno. Fin da subito le indagini hanno posto attenzione sulla vita del figlio dei coniugi pensano che il duplice omicidio fosse legato a qualche debito o vendetta.

Aveva parlato anche l’altra figlia, sostenendo che il fratello era solo un piccolo spacciator e che se qualcuno avesse voluto fare del male alla famiglia lo avrebbero fatto a lei o ai figli perché a Castelfiorentino ci vive da anni, dal 2002.

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Con il Dna della figlia si è riusciti a riconoscere quel che restava dei genitori. Meno dubbi c’erano sul padre perché aveva un tatuaggio sul braccio che aveva reso più facile il riconoscimento. Oggi la svolta nelle indagini pone fine a quello che stava diventato un racconto spaventoso che faceva pensare a un serial killer. Ora si è in attesa di scoprire i motivi.

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