Covid, Guerra (Oms): “Segnali positivi, no ad assembramenti come Napoli”

Torna a fare il punto della situazione Covid, il direttore dell’Oms Ranieri Guerra. L’esponente denuncia però gli assembramenti a Napoli.

Covid Guerra Oms
Il punto della situazione del direttore aggiunto (Getty Images)

L’ultimo Dpcm del Governo Conte ha avuto gli effetti sperati sulla curva pandemica in Italia, che però potrebbe avere qualche recrudescenza dopo gli assembramenti a Napoli dopo la morte di Diego Armando Maradona. A testimoniarlo è il direttore aggiunto dell’Oms e membro del Cts, Ranieri Guerra, durante una lectio magistralis al Congresso straordinario digitale della Società italiana di Pediatria (Sip). Infatti questa mattina è partito il congresso, intitolato “La Pediatria Italiana e la pandemia da SARS-CoV-2“. Inoltre l’evento durerà fino a domani e sarà trasmesso in diretta streaming.

Ranieri Guerra ha fatto una lunga disamina sulla situazione attuale del Covid-19 in Italia. Infatti secondo il direttore aggiunto gli sforzi del Governo stanno evitando il lungo lockdown. Secondo il membro del Cts i risultati sono confortanti, ma tutto ciò deve essere accompagnato da una grande disciplina da parte del popolo. Per questo motivo, Ranieri Guerra afferma che quanto successo a Napoli potrebbe avere dei gravi effetti sulla curva di contagio. Ovviamente con un nuovo aumento di casi si andrebbe a prolungare le zone rosse, ossia quelle con maggiori limitazioni.

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Covid, Ranieri Guerra (Oms): “Scuole vittime sacrificali della chiusura”

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L’intervento di Ranieri Guerra sulla situazione Covid-19 (Getty Images)

La speranza del direttore aggiunto dell’Oms, Ranieri Guerra, è appunto quella che gli assembramenti di Napoli non provochino gravi effetti sulla curva epidemiologica. Il membro del Cts ha poi fatto il punto della situazione sul tema scola, considerata come la vittima sacrificale di queste chiusure.

Infatti in questo momento non si sa ancora cosa fare per la scuola ed al momento non è stata fatta una valutazione analitica della situazione, specialemente sulla causa della positività che può emergere dagli alunni frequentanti le scuole. Infatti, anche durante il congresso della Sip si è stabilito che c’è una certa attendibilità sui meno casi per i bambini fino ai 12 – 14 anni.

Analizzare la situazione per Ranieri Guerra è fondamentale sopratutto per garantire il diritto alla didattica in presenza nelle scuole primarie e per i ragazzi al primo anno di scuole secondarie di primo livello.

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L.P.

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