Coronavirus, Galli: “Terapie intensive si svuotano a causa dei decessi”

Coronavirus, il professore Galli del Sacco di Milano interviene ad Agorà: “Il ricambio è più con i morti che con le dimissioni”

Coronavirus Galli
L’opinione del primario di Malattie Infettice al Sacco di Milano (Getty Images)

Se le terapie intensive si svuotano non è solo perché la curva dei contagi in questi giorni si sta abbassando (anche se lentamente) ma è causato dal ricambio che è maggiore con i decessi che con le dimissioni o i nuovi ricoveri. È questo il pensiero di Massimo Galli, direttore di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano ad Agorà, ospite ormai abituale della trasmissione di Raitre.

“Vedremo altri morti” ha detto, e che siamo vicini alla soglia dei 4000 pazienti in terapia intensiva. Galli commenta quanto detto ieri dal Capo dello Stato, sostenendo di condividere le parole di Sergio Mattarella sulla necessità di evitare polemiche.

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Coronavirus, Galli: “I risultati arrivano senza fare sconti”

L’infettivologo Massimo Galli interviene anche sulla scelta politica di dividere il paese in aree, divise in base ai ventuno parametri che diversificano il grado di emergenza. “Non si ottengo risultati con qualche sconto”, afferma, pur nella consapevolezza che la politica deve dare dei messaggi di natura rassicurante ai politici locali.

Viene sottolineata la capacità degli italiani di mettersi autonomamente in sicurezza in base ai dati che presumibilmente danno indicazioni del raggiungimento “di un plateau” dopo i primi risultati degli ultimi provvedimenti adottati.

Misure che vogliono dare garanzie ma il meccanismo è complesso, evidenzia Galli, perché le regioni sono aree vaste e farse sarebbe il caso di fare un ragionamento su problematiche diverse all’interno dei territori regionali.

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