Paolo Mieli: “Napoli potenza armata, aspettiamoci Gomorra”

Il giornalista Paolo Mieli è stato ospite al programma Otto e mezzo di Lilli Gruber e si è lasciato andare a dichiarazioni alquanto discutibili su Napoli

Paolo Mieli, tra le più note firme del giornalismo italiano, è stato ospite di Lilli Gruber al programma Otto e Mezzo. In primis, ha criticato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, per il suo attacco a Conte e Di Maio: “Non si usano quei toni contro il governo”. Nonostante ciò gli ha dato atto di essere stato “il primo a lanciare l’allarme e tutti gli diedero addosso”.

Poi la dichiarazione sulla regione, ma in particolare con riferimenti al capoluogo di Napoli, molto discutibile e stramba: “La Campania, e Napoli in special modo, ha una potenzialità di insurrezione armata che le altre Regioni non hanno. Dopo quanto successo in precedenza, stanotte starò con l’orecchio attento. Fu la prima città che diede luogo a quelle proteste. Da Napoli noi possiamo aspettarci da un momento all’altro una cosa inimmaginabile, come Gomorra”.

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Paolo Mieli critica Conte e Speranza

Covid Conte

Riguardo al governo, Mieli ha criticato “le scelte improvvisate”. Conte è reo di aver fatto “quattro-cinque Dpcm di seguito senza poi verificare se funzionano”. Poi si dice stupito dal ministro Speranza: “È uno dei ministri che mi piacciono di più, però la nomina in Calabria di quel Zuccatelli che poi non si è dimesso da commissario perché compagno di corrente di Speranza. Questa è una cosa che in Italia passa in secondo piano con tutti i guai che abbiamo, ma che si stima è questo in cui ognuno difende la sua ‘tribù?”.

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