Il sindacato dei medici italiani ha reso noti il contagio da Covid-19 di altri quattro medici del personale Asl Napoli 1 nelle ultime 24 ore
Il sindacato dei medici italiani (Smi) ha comunicato la positività al Covid-19 da parte di quattro membri del personale dell’Asl Napoli 1 nelle ultime 24 ore.
Nella nota si apprende che “che arriveranno nuove forniture di DPI integrali di classe 3 ai medici della Asl Napoli 1 centro con notevolissimo ritardo”. Poi si lamenta che “se queste forniture fossero state consegnate prima, avrebbero potuto evitare l’ingresso del virus nei presidi di continuità assistenziale”.
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Asl Napoli, arriva la denuncia dello Smi: “Troppi medici precari”
Lo Smi ha fatto anche il punto sulla situazione economico-contrattuale legata al personale che è in servizio a “tempo determinato con contratti da 1 a 6 mesi non necessariamente continuativi, precari in attesa della assegnazione delle carenze che Regione Campania ancora ritarda ad effettuare. Precari con contratti mensili che raggiungono massimo uno stipendio di 1500 euro al mese svolgendo tutti i turni”.
Sono precari anche i cosiddetti USCA, unità speciali di continuità assistenziale, i quali svolgono la funzione di assistenza domiciliare ai pazienti ma “che spesso sono stati utilizzati per tappare la carenza di personale in altri compiti”. Questi guadagnano più del triplo rispetto ai CA “proprio per compensare il rischio infettivologico nella assistenza domiciliare”, ma non sono comunque valorizzati. Il contratto precario di molti non è stato rinnovato in estate e ad oggi, lamenta lo Smi, la loro utilità “sarebbe stata fondamentale”.
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