Decreto ristori bis, fondi perduti per le imprese e stop ad alcune tasse

Decreto ristori bis, approvate nella notte le nuove norme in aiuto delle attività commerciali più colpite dalla restrizioni

decreto ristori bis
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Approvato nella notte il decreto ristori bis. Dopo il primo approvato lo scorso 27 ottobre via libera dal Consiglio dei Ministri al secondo provvedimento in aiuto della categorie colpite dalle restrizioni del Dpcm.

Ieri sera il Presidente del Consiglio Conte aveva annunciato che tra qualche giorno, ad inizio della prossima settimana, arriveranno i primi soldi a fondo perduto per oltre 211mila imprese direttamente sui propri conti.

Il decreto di questa notte ammonta a 2,9 miliardi, uno in più rispetto alle indiscrezioni emerse prima dell’approvazione. Anche in questo caso sono previsti aiuti a fondo perduto in particolare per le attività delle regioni arancione e rosse. Aiuti che vanno ad aggiungersi a quelli già ricevuti con il primo decreto ristori.

Siccome chi è nelle zone di minore rischio potrebbe scivolare in quelle dove il rischio è maggiore, viene istituito un nuovo fondo per erogare contributi in futuro automaticamente quando si “retrocede” della fascia di colore inferiore.

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Decreto ristori bis, cancellazione seconda rata Imu

L’ultimo Dpcm prevende la chiusura nei giorni festivi dei centri commerciali e pertanto il governo ha stanziato fondi per le attività che hanno sede lì. Credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato pari al 60% per le imprese nella zona arancione e rossa da ottobre a dicembre.

Per quanto riguarda le tasse stop ai pagamenti Iva, cancellazione della seconda rata Imu per chi beneficerà degli aiuti e sospensione per i contributi previdenziali e assistenziali per i mese di novembre per chi sta nella zona gialla e per i mesi di novembre e dicembre per le altre due zone.

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