Coronavirus, presidente Consulta: “Sì riduzione diritti con equilibrio”

Coronavirus, presidente della Corte Costituzionale Mario Morelli intervistato dal Corriere: “Sacrificare un diritto per tutelare gli altri”

Coronavirus morelli
Mario Rosario Morelli, foto Wikipedia

Da quando è in corso la pandemia non tutti i cittadini, in ogni parte del mondo, hanno accettato la riduzione delle libertà come quelle semplici in era pre-Covid. Una questione di democrazia sulla quale è stato interpellato Mario Rosario Morelli, il presidente della Corte Costituzionale. Intervistato dal Corriere della Sera, Morelli ha dichiarato che in tempi di emergenza ridurre i diritti è consentito ma è importante che ci sia equilibrio fra i vari poteri.

Un bilanciamento quello dei poteri dello Stato che vale sempre, anche in periodi di emergenza dove dei diritti possono essere ridotti, devono essere sacrificati per garantirne altri e fa l’esempio della sentenza sull’Ilva di Taranto. In quel caso bisognava trovare il giusto equilibro tra il diritto alla salute, al lavoro e all’impresa. Nessuno poteva essere tutelato integralmente a discapito di altri ma ognuno doveva essere sacrificato.

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Coronavirus, Morelli: “Sì criterio anzianità per presidente della Corte”

Morelli ha richiamato alla leale e solidare collaborazione tra le istituzioni dello Stato, rivendicando che la Consulta in questa fase emergenziale ha lavorato sempre, anche a ferragosto. Infine il presidente della Corte ha anche parlato della sua esperienza e dei criteri di elezione a questa carica. A capo della Corte Costituzionale da poco più di un mese (il 16 settembre) a dicembre scadrà l’incarico.

Alla domanda se il criterio di anzianità debba essere preferito ad altri per eleggere il presidente, risponde di sì perché altre scelte che hanno come base criteri diversi dall’anzianità hanno un inconveniente: “accreditare l’idea di una leadership personale“. La rotazione dei colleghi più anziani, invece, garantisce il lavoro collegiale perché in tutti i lavori della Corte, dall’approvazione delle decisioni alle sentenze, le decisioni vengono prese collegialmente.

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