De Luca: “Il nuovo Dpcm non basterà, vi spiego la vicenda degli scontri a Napoli”

Vincenzo De Luca, governatore della Campania, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Rai 3 nel corso della trasmissione Che tempo che fa.

coronavirus Campania
De Luca (Screenshot)

Scontri a Napoli? Chiariamo che il 90% dei cittadini di Napoli hanno dato una prova di straordinaria autodisciplina. Il malessere sociale deve avere in tempi rapidi delle risposte. I protagonisti della nottata di venerdì hanno a che fare ben poco con il malessere sociale. C’era la camorra che ha interesse di avere il campo libero per spacciare tranquillamente. L’organizzazione della protesta si sapeva già da una settimana che era stata convocata sui social con il motti ‘Scassammo tutto’ e così hanno fatto. La cosa positiva è che abbiamo avuto due arresti di due spacciatori. Mi auguro che sia la svolta radicale per un controllo del territorio.

Il motivo per cui abbiamo varato il socio-economico come Regione è che sapevamo che qui c’è gente che rischia di andare sotto usura. Abbiamo fatto uno sforzo enorme. Faremo l’impossibile per dare una mano, la priorità assoluta sarebbe varare aiuti socio-economici alle categorie colpite. Un investimento di 10-20 miliardi di euro. La gente oltre avere la vita salva deve avere anche il pane alla fine del mese. Andrebbe fatto in una settimana, senza perdere tempo”.

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De Luca parla della crisi dovuta al Coronavirus in Campania

lockdown Campania
ordinanza Campania (foto pagina Facebook)

Nuovo dpcm? Non è sufficiente, non basterà. Oggi abbiamo un livello di contagio che è triplo rispetto a febbraio e marzo con due elementi in più. L’apertura delle scuole e la stagione influenzale. Il livello di asintomatici è ancora alto, ma più si diffonde il contagio crescerà la pressione sugli ospedali. Sarà difficile fare lo screening ed ogni cittadino italiano dovrà fare il medico di se stesso. Potevamo fare due scelte: chiudere tutto per un mese oppure scegliere ancora misure intermedie. Il Governo ha scelto la seconda strada ma ci sono molte criticità. Sulla scuola continuiamo a balbettare. Abbiamo fatto un raffronto sul contagio tra le due settimane prime e quelle successive all’apertura delle scuole. Nelle successive il contagio è aumentato di tre volte e nella fascia d’età tra 0 e 18 anni di 9 volte. Il mondo della scuola, piaccia o meno, è uno dei vettori di contagio nelle famiglie.

Criticità sanitaria in Campania? La situazione regge. Abbiamo aumentato le terapie intensive da 300 a 600 ed anche i posti letto. Abbiamo aumentato i tamponi facendo un miracolo in questi mesi combattendo a mani nude. Chi parla della Campania non deve parlare a capocchia. È evidente che nessun sistema sanitario può reggere con 2000 contagi al giorno”.

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