Coronavirus, Johnson: “Polizia per rispetto delle regole anti-Covid”

Coronavirus in Gran Bretagna, Boris Johnson afferma che interverrà la polizia e l’esercito per la rispettare le norme anticontagio

Coronavirus
Boris Johnson (Getty Images)

Mesi fa il premier britannico Boris Johnson aveva parlato di immunità di gregge. Ai suoi concittadini disse che bisognava convivere con l’idea che qualche proprio caso potesse morire. Poi lui stesso si è ammalato di Covid e per fortuna è guarito e ora può continuare a guidare la nazione, ma con un atteggiamento diverso.

Niente più immunità di gregge (espressione che ormai si associa sempre a lui) ma prudenza e rispetto delle regole e intervento della polizia se queste vengono calpestate. L’ha detto in un messaggio televisivo alla nazionale. Un cambiamento dopo l’emergenza che ha colpito il Regno Unito con alcune zone del paese che sono in lockdown.

Nel suo messaggio il primo ministro ha richiamato al buonsenso. Ha detto di essere “riluttante” nel decidere cosa può o non può fare una persona perché la libertà individuali e la privacy sono quasi un culto nel mondo angolosassone, ma ora le condizioni sono emergenziali.

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Per evitare gravi conseguenze ora Johnson e il suo governo sono disposti a limitare le libertà individuali facendo intervenire anche la polizia se non si rispettano le regole anti-contagio e dove non bastasse multe ancora più salate e in campo anche i militari.

In Parlamento il capo del governo ha riconosciuto la difficoltà nel far rispettare le dure regola al popolo britannico non per indisciplina ma per amore della libertà, caratteristica del paese. Nelle ultimi ventiquattr’ore sono stati ben 5mila i nuovi contagi e trentasette il numero delle persone decedute.

Nel resto del mondo, mentre Trump negli Stati Uniti attacca ancora la Cina, in Argentina è record con 470 morti in sole ventiquattr’ore e 12mila nuovi contagi. In Giappone è stata cancellata una grande manifestazione sportiva in programma a dicembre, il Grande Slam di Judo.

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