Città della Scienza pronta a risorgere

Città della Scienza risorgerà più bella e più sicura di prima. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris torna da Roma con un importante risultato, il polo scientifico napoletano risorgerà in tempi relativamente brevi.

Il 4 Marzo dell’anno scorso la città perdeva, tra la rabbia e lo sgomento di tutti, uno dei suoi fiori all’occhiello, contemporaneamente migliaia di bambini videro trasformarsi in cenere e fumo quell’immensa “fattoria delle idee” nella quale i loro dubbi, i loro sogni e le curiosità si materializzavano attraverso simulazioni, laboratori didattici ed altre mille diavolerie.

Napoli riavrà la sua Città della Scienza, i bambini potranno ritornare a fantasticare, potranno ritornare a sgranare gli occhi dinanzi alle meraviglie della scienza e della tecnica. Il Comune di Napoli si è fatto capofila dell’azione di coinvolgimento affinché dalle parole si passasse ai fatti. Il sindaco, andato a Roma per contestare la decisione della Corte dei Conti e chiedere che da Palazzo San Giacomo fosse tolta la spada di Damocle del dissesto, è tornato con la certezza che per la ricostruzione del polo scientifico sono pronti 64 milioni di euro. Il prossimo 4 Marzo, ad un anno esatto di distanza da quel rogo drammatico che ha fatto il giro di tutte le tv del mondo, verrà siglato un accordo quadro tra Regione, Comune, Fondazione Idis, ministeri della Ricerca scientifica, dell’Ambiente e della Coesione territoriale, che prevede la ricostruzione di Città della Scienza e la contestuale riqualificazione del tratto di costa.

Un progetto di tre anni al termine del quale, oltre alla nascita di una nuova struttura diversa dalla precedente, più sicura, più “intelligente” e rispettosa dell’ambiente, ci sarà la liberazione della spiaggia che va da Nisida al pontile e la sua consegna nelle mani dei cittadini. La nuova Città della Scienza sarà infatti costruita in posizione arretrata rispetto alla sua vecchia collocazione, proprio per consentire ai napoletani di riappropriarsi del mare attraverso la realizzazione di una passeggiata e la riqualificazione della spiaggia che punta ad essere il fulcro della ripresa di un intero quartiere. Ai napoletani dunque non resta che attendere, sperando che tra il dire e il fare stavolta il passo sia breve e perché no, mettendoci di mezzo anche il mare, quello di Bagnoli brutalmente scippato ai napoletani da un mostro d’acciaio e che presto potrebbe di nuovo ritornare ad essere di tutti.

Impostazioni privacy