Città della Scienza, i passi per la ricostruzione: servono 20 milioni

Dieci metri più indietro: la nuova Città della Scienza si allontana dal mare, permettendo così la creazione della spiaggia pubblica di Bagnoli. È questa la base dell’intesa raggiunta tra la Fondazione che gestisce l’istituzione scientifica e il Comune di Napoli e che dovrebbe portare al via libera all’accordo di programma quadro per la ricostruzione della struttura distrutta da un incendio lo scorso marzo.

L’accordo, con l’arretramento di dieci metri rispetto al mare di Città della Scienza, è stato annunciato nella conferenza stampa tenuta dai vertici della Fondazione. Con tale soluzione ci sarà la creazione di una terrazza davanti alla spiaggia vera e propria che dovrà essere creata al posto della scogliera artificiale attualmente presente. Inoltre di fronte al nuovo Science Center ci sarà una piazzetta che servirà anche per l’accesso al mare.

Per quanto riguarda invece Città della Scienza, il programma per la ricostruzione prevede la pubblicazione del bando di gara per la progettazione entro fine settembre, seguito dalla realizzazione delle opere edili entro febbraio 2014 e il bando dei contenuti tecnico-scientifici entro luglio 2014: la ricostruzione dovrebbe essere completata entro il 2015. L’area espositiva davanti al mare sarà riaperta il 7 novembre con l’edizione numero 27 di Futuro Remoto che segnerà la riapertura ufficiale di Città della Scienza.

Per la ricostruzione servono intorno ai 30 milioni di euro – le parole di Vittorio Silvestrini, presidente della Fondazione Idis-Città della Scienza –. Il ministro Trigilia si è impegnato a darci 15 milioni da risorse europee, noi speriamo di portarli a venti. Dobbiamo compiere lo stesso miracolo fatto con la costruzione, ma ce la faremo”.

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