Acqua Bene Comune, arriva l’aumento: scoppia la polemica

Sarà anche Acqua Bene Comune ma l’aumento di prezzo non rispetta certo le esigenze dei cittadini: polemiche sulla modifica verso l’alto della bolletta dell’acqua che sarà oggi al vaglio del consiglio comunale di Napoli. La metà della Municipalità, cinque su dieci, si è opposta all’aumento delle tariffe, un passo obbligato secondo quanto dichiarato dal vicesindaco Tommaso Sodano.

Il numero due di Palazzo San Giacomo ha, infatti, fatto sapere che l’aumento del 5% delle tariffe dell’acqua è dovuto all’applicazione di un provvedimento del 2008 del Cipe, ma secondo i comitati tale adeguamento è facoltativo e la mancata applicazione non creerebbe alcun danno erariale.

Con quello che dovrebbe essere applicato oggi, si arriverebbe al quarto aumento in pochi mesi per l’acqua: i primi due sono derivati dalle delibere delle autorità per l’Energia e il Gas e il terzo dai costi di depurazione imposti con un decreto dalla Regione Campania. Aumenti ingiustificati secondo i comitati che spiegano: “Il Comune deve mettere in sicurezza l’azienda che è sotto attacco delle lobby. Sono state ridotte le spese, tagliati i costi di gestione, l’aumento non ha senso”.

I comitati mettono nel mirino le migliaia di euro spese”per ipotetiche ricerche sulla democrazia partecipativa, che non rientrano tra le finalità statuarie, ma tra le attività per le quali i professori ricevono già retribuzioni dallo Stato”. Un coro di no che, come detto, vede in prima fila anche le Municipalità che rimarcano come l’aumento delle tariffe dell’acqua sia in contrasto con gli interessi dei cittadini e chiedono un piano industriale che punti a salvare l’occupazione e la qualità dei servizi senza però comportare l’aumento delle tariffe.

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