I Flinstones si sarebbero estinti ai Campi Flegrei

I Flinstones si sarebbero estinti all’ombra di un vulcano dei Campi Flegrei. È questa la teoria del gruppo Reset che sarà presentata prossimamente al British Museum di Londra. Secondo gli studiosi londinesi l’uomo di Neanderthal si sarebbe estinto 39mila anni fa, 10mila anni prima rispetto alle classiche teorie, a causa di una forte esplosione di un vulcano nella zona dei Campi Flegrei.

La scomparsa dell’uomo primitivo sarebbe causata da un forte contrasto di caldo-freddo. L’eruzione avrebbe liberato cenere e polvere a sufficienza su tutta l’Europa e parte dell’Asia, rendendo invivibile l’aria. Dopo il grande caldo, sarebbe arrivato il gelo a causa della nube che avrebbe coperto il sole, abbassando di molto la temperatura della terra.

Nel 2005 l’economista dell’Università del Wyominda di Laramie, Jason Shorgen, pubblicò un studio in cui sosteneva che l’estinzione dell’uomo di Neanderthal sarebbe stata causata dalle differenze culturali con l’Homo sapiens. La stessa tesi fu documentata da Stephen Kuhn e Mary Stimer dell’Università dell’Arizona, con l’impatto sociale che l’organizzazione del lavoro da parte dell’Homo sapiens, che vedeva una maggiore suddivisione dei compiti con lo donne destinate a coprire ruoli meno gravosi.

Questa nuova teoria ribalterebbe i precedenti studi, come riportata sul Corriere del Mezzogiorno, perché anticiperebbe la scomparsa dell’uomo primitivo.  Se prima la storia pensava a una convivenza tra l’uomo di Neanderthal e l’Homo sapiens di circa 5mila anni, ora si parla di una completa estinzione prima dell’uomo che identifica il genere umano fino ad oggi. Anche gli studiosi di Reset ci vanno cauti, affermando che anche dopo l’eruzione dei Campi Flegrei i Neanderthal non scomparirono del tutto, ma sopravvisero in numero esiguo lasciando la Terra al più evoluto Homo sapiens.

Impostazioni privacy