Napoli Inter: non è solo questione di Champions

Con la partita di questa sera il campionato del Napoli entra ufficialmente nella sua volata finale e nonostante i sette punti di vantaggio dal Milan che insegue ed ancora spera in qualche passo falso degli azzurri, nessun errore è più ammissibile. Battere un’Inter per nulla in forma è l’imperativo in casa Napoli per tutta una serie di motivazioni. Fondamentale è mantenere invariato il prezioso distacco che vale l’accesso diretto in Champions. Esistono però altri e validi motivi per battere i nerazzurri di Stramaccioni, che affondano le proprie radici nella storia del club partenopeo. Vincendo stasera infatti, il Napoli eguaglierebbe il record storico di vittorie in campionato, che appartiene al Napoli di Maradona del secondo scudetto che in quella gloriosa cavalcata trionfale ottenne ventuno vittorie, nella stagione 1989-90. Da ultimo il Napoli ha l’obbligo davanti ai suoi tifosi, che anche stasera riempiranno lo stadio, di riscattare il due a uno subito nel girone di andata.

In casa azzurra la settimana è trascorsa tranquillamente e Mazzarri, escluso Campagnaro, può contare su tutti gli effettivi e come si dice di solito in questi casi, il problema di abbondanza per il mister toscano non può non essere che cosa lieta e gradita. Sul fronte opposto invece Stramaccioni non può certamente sorridere, visto che ha a disposizione una rosa pesantemente decimata da una lunghissima serie di infortuni, arrivati alla cifra record di 43 dall’inizio dell’anno. La stessa coppia d’attacco Alvarez-Rocchi, l’unica disponibile, la dice lunga sullo stato emergenziale in cui versano i nerazzurri. Nonostante ciò, la prudenza non è mai troppa perché anche se con molte riserve, l’Inter rappresenta sempre una squadra che non si può prendere sottogamba e che va affrontata con la massima concentrazione, come chiede sempre Mazzarri, che fa del rispetto e del timore di qualsiasi avversario, un caposaldo fondamentale della sua filosofia di gioco.

Napoli Inter è anche la partita di Marek Hamsik che con quella di stasera eguaglia Diego Armando Maradona a quota 259, raggiungendolo al dodicesimo posto nella speciale classifica delle presenze in campo con la maglia del Napoli. Per Marechiaro, o come lo chiamano altri Capitan Futuro, questo speciale record sembra una cosa quasi naturale, lui che più volte ha manifestato la volontà di restare qui a Napoli per tanto tempo ancora. Anche stasera Mazzarri gli affiderà la gestione della manovra offensiva, perché sa benissimo che nella testa dello slovacco si creano gli schemi e le geometrie che poi i suoi piedi trasformano in realtà, mandando a rete i suoi compagni di squadra. Guardando al futuro incerto di questo Napoli, con l’incognita Cavani e quella meno pressante di Mazzarri, Marek sembra essere l’unica certezza ferma insieme a Lorenzo Insigne, ma la sensazione che si avverte è che sarà attorno all’uomo assist con la maglia 17, che si continuerà a costruire il Napoli di domani.

Matematica. Al momento per Mazzarri e Co. l’unica cosa che conta è continuare a vincere per allungare la striscia positiva con la quale il Napoli ha praticamente blindato il secondo posto. I numeri in effetti parlano chiaro e non possono che premiare il lavoro di Mazzarri e della squadra che in diciassette partite ha subito solamente due sconfitte, con Bologna il 16 Dicembre del 2012 e con il Chievo lo scorso 10 Marzo. Numeri che inevitabilemente stanno spianando la strada della Champions. Adesso il Napoli è li ad un passo dalla porta che spalanca la strada all’Europa dei grandi club. Manca poco, davvero poco, ancora una partita e per il Napoli potrebbe arrivare la qualificazione matematica ed una nuova grande avventura europea, quale ciliegina su una torta davvero eccezionale.

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