“Cortili chiostri e sagrati”: a Maggio si svela una Napoli inusuale

Come da tradizione anche quest’anno il Maggio napoletano sarà all’insegna della cultura. Maggio dei Monumenti, la ormai tradizionale iniziativa culturale promossa dal Comune di Napoli, offrirà ancora una volta alle migliaia di turisti che il mese prossimo affolleranno le strade della città, la possibilità di scoprire le infinite meraviglie del patrimonio culturale partenopeo, in parte da salvaguardare, in parte già noto nei suoi monumenti principali, ma in molti casi tutto da scoprire.

Agli occhi del turista “mordi e fuggi”, la città napoletana si svela rapidamente attraverso quei luoghi che l’hanno resa celebre nel mondo. Eppure Napoli non è solo Piazza del Plebiscito ed un caffè “dal Professore”, non è solo una visita al Museo Archeologico ed una fotografia panoramica da San Martino. I visitatori più attenti ed interessati questa volta potranno scoprire una Napoli che neppure i napoletani più giovani conoscono. Il tema di questa edizione 2013 del Maggio ha come soggetto infatti, la Napoli che non tutti sanno, quella più tranquilla, isolata dal caos e dalla frenesia e che si nasconde dietro l’angolo, o meglio dietro i portoni ed i cancelli di chiese e palazzi. Basta sospingerli, per scoprire una Napoli che non t’aspetti, fatta di prospettive, architettura, scorci, giochi di luci ed ombre e soprattutto tanta storia.

Da Castel Capuano a Castel dell’ovo, dentro per il centro storico ed i suoi decumani, dalla Sanità a Castel Sant’Elmo, passando per Chiaia, le vie del mare e Piedigrotta. Cortili, palazzi, sagrati e chiostri, tutto diventa museo e tutto è da scoprire o riscoprire. Luoghi noti e meno noti, alcuni aperti per la prima volta al pubblico, rappresentano in maniera inequivocabile la poliedricità di una città, fondata e rifondata dai Greci, Palepolis e Neapolis, che ha attraversato i secoli ed i loro turbamenti, fino ad ai giorni nostri crescendo su se stessa e tatuandosi addosso, nel tessuto urbano quanto nelle architetture, nell’arte e nelle tradizioni, i segni del tempo. Ogni sito avrà una sua storia da narrare ed allo stesso tempo diventerà contenitore di nuova arte sviluppata attraverso, concerti, installazioni, mostre e performance.

Per cinque week end, numerosi itinerari si svilupperanno sul territorio e condurranno i visitatori tra Forcella, Vomero, Sanità, Posillipo, Chiaia e le storiche scale della Pedamentina. Un viaggio tra esoterismo e religione, tra tradizione ed architettura, nel quale l’arte si svilupperà in tutte le sue forme e nel quale si inserisce come evento di spicco anche il concerto di Bruce Sprigsteen il 23 Maggio a Piazza del Plebiscito. Un sfida interessante per il Comune di Napoli e per l’Assessore alla Cultura Antonella Di Nocera, che ha messo in moto una serie di sinergie tra pubblico e privato, per creare un evento che rilanci a Napoli il turismo di grande qualità, indispensabile a questa città che per vocazione e storia deve rientrare a pieno titolo nelle capitali mondiali della cultura.

America’s Cup, poi il grande tennis, poi ancora la partenza del Giro d’Italia ed il Maggio dei Monumenti, eventi importanti, che forse non risolveranno definitivamente i problemi endemici di una città, ma che sicuramente devono essere la colonna portante per rimettere in moto turismo, lavoro e vanto e perché no, restituire ad una città, tra le più belle e complicate del mondo, quella dignità troppo spesso infangata da storie diverse e maledette, tragiche, assurde e alle volte surreali, ma che non possono essere l’immagine di Napoli nel mondo.

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