Assalto in villa: imprenditore pestato per un bottino di cinquantamila euro

Minuti di terrore per una famiglia di Acerra: una banda di criminali ha tenuto sotto minaccia della pistola l’intero gruppo familiare e poi pestato a sangue il capofamiglia. Vittima dell’assalto, avvenuto sabato scorso intorno alle venti, Raffaele Venturato, titolare di una rivendita all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli, sua moglie, il figlio e la suocera di novanta anni: i quattro criminali hanno prima rotto la vetrata del soggiorno della villa, che sorge vicino all’azienda sulla strada provinciale che da Acerra conduce a Cancello, poi hanno immobilizzato con la minaccia delle armi tutti i presenti.

Il figlio dell’imprenditore è stato prelevato da sotto la doccia e costretto a stare seduto nudo in cucina. Ma la peggio l’ha avuta il padre, massacrato a colpi di manganello e finito in ospedale: alla fine il raid ha consentito ai malviventi di portare via un bottino di circa cinquantamila euro, tra contanti e gioielli.

Ora gli inquirenti stanno cercando di risalire agli autori di una rapina così efferata: le indagini sono condotte dagli agenti del commissariato di polizia locale diretto dal vicequestore Vincenzo Gioia e dal commissario capo Alessandro Gallo. Pochi indizi sui malviventi che hanno agito con il volto coperto da passamontagna: la famiglia ha affermato che i due criminali, che chiedevano ripetutamente dove fossero soldi e gioielli, avevano un forte accento albanese. Inoltre la banda sembrava essere a conoscenza dei soldi posseduti in casa dall’imprenditore che avrebbe dovuto pagare i fornitori.

Quando i criminali hanno abbandonato la villa, portandosi via il bottino, Venturato è stato trasportato in ospedale dove i sanitari gli hanno medicato le ferite, guaribili in cinque giorni. 

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