Consentino verso la ricandidatura, duro scontro all’interno del Pdl

Berlusconi gli aveva chiesto un passo indietro, ma lui non ci sta. Cosentino, ancora “sub judice”, non intende rinunciare allo scranno in Senato che gli garantirebbe l’immunità. L’ex sottosegretario all’Economia, infatti, è “sub judice” e in caso di pena per lui si aprirebbero le porte del carcere. Sono ore concitate a Roma, dove in ballo c’è il futuro politico del Pdl in Campania.

Il braccio di ferro tra Consentino e il suo partito non è ancora finito, ma i ben informati parlano di una trattativa a favore del coordinatore Campano. Il segretario Alfano non ha ancora sciolto le riserve per garantire a Consentino il terzo posto nelle liste del Senato, ma di contro c’è un Consentino pronto a ritirare tutti i suoi uomini dalle giunte a marchio Pdl. In questo caso sarebbe in bilico il governo della Regione e quello di alcuni comuni. Consentino si sarebbe scagliato anche contro il presidente Caldoro, che avrebbe appoggiato l’epurazione messa in atto dal partito.

Anche Caldoro, come Cosentino e i vertici campani del Pdl, sono a Roma nella sede di via Dell’Umiltà. Caldoro si è detto pronto a restare nel partito anche se verrà confermata la candidatura di Consentino. Intanto, nella tarda serata di ieri ci sarebbe stato un scambio di battute molto duro, tra Alfano e Cosentino. Quest’ultimo sarebbe arrivato a dichiarare: “O la candidatura o vi rovino”, come raccontato da La Repubblica. Il nodo dovrà essere sciolto per forza nelle prossime ore. Alle venti le liste saranno ufficializzate e oltre a Consentino ci sono altre valutazioni da fare, come le candidature di Alfonso Papa e Gennaro Coronella. Sembra, invece, certa la candidatura dell’on. Luigi Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli.

Sulla questione si è espresso anche il leader di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola, dichiarando su Twitter: “A sinistra vogliamo far sentire profumo di diritti sociali. A destra si sente ancora la puzza di camorra”.

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