Fiorentina Napoli: brividi d’alta quota

A Firenze non sarà una sfida facile. Queste in sintesi le parole che Mazzarri ha detto ai suoi prima di lasciare Castelvolturno alla volta del capoluogo toscano. Il Napoli pronto a continuare la marcia positiva di inizio d’anno, dopo la gioia per i due punti restituiti e l’annullamento della squalifica a Cannavaro e Grava. Bravi gli avvocati, grande De Laurentiis che con la sua arringa difensiva, ha rimarcato la lealtà del suo Napoli, ribadendo con forza la bontà del suo progetto calcistico, ben lontano da un mondo malato e corrotto, preda e complice di affari loschi guidati da organizzazioni malavitose che con lo sport non hanno niente a che vedere e che pensano solo ai facili profitti a discapito di intere tifoserie che sognano, urlano e sostengono i propri beniamini in ogni stadio e con qualsiasi condizione metereologica. La giustizia ha fatto il suo corso, ritornando ad essere giusta realmente, restituendo dignità a due giocatori, ad una società ed al calcio intero.

Il Napoli è di nuovo vicinissimo, è secondo insieme alla Lazio ad un soffio da una Juventus capolista ed un po’ in affanno. Testa, polmoni e muscoli in un campionato da giocare tutto d’un fiato e vedere alla fine chi arriva più in alto. In sostanza potrebbe essere questa la sostanza della filosofia Mazzarriana, schemi e tattiche a parte, correre sempre più forte e cercare di vincerle tutte. Oggi contro i viola nell’anticipo di mezzogiorno, al Franchi gli azzurri dovranno dare il massimo per affrontare una squadra che in casa sua rende la vita difficile a tutti, eccezion fatta per l’inattesa vittoria del Pescara che resta l’unica sconfitta rimediata fino ad ora.

Gli azzurri non devono lasciarsi suggestionare dall’avversario e cercare di fare la propria gara come al solito, cercando di imprimere al gioco l’impronta che più gli si addice, provando a limitare soprattutto il palleggio a centrocampo degli uomini di Montella, che in quella frazione di campo hanno giocatori di un certo livello. Mazzarri sa bene che adesso è il momento di spingere forte sull’acceleratore perché la Juve vorrà fare il massimo sforzo prima della ripresa della Champions, che sicuramente porterà via tante energie. Tenere i bianconeri a portata di mano è quanto mai fondamentale in attesa dello scontro diretto al San Paolo dopo il quale si potrebbero delineare scenari nuovi per il campionato. Ci crede il presidente De Laurentiis, ci credono i ragazzi ed il mister, ma guai a pronunciare quella parolina magica che fa venire la pelle d’oca al sol pensieroPer il momento c’è un dato di fatto oggettivo ed inoppugnabile, il Napoli è di nuovo in corsa, anche se in realtà nonostante i due punti di penalizzazione, continuava ad essere li ad un palmo dalla Lazio, a dimostrazione del fatto che è sul campo che si può fare la differenza e superare anche i danni arrecati dalla giustizia sportiva. Con o senza quei due punti gli azzurri avrebbero comunque spinto al massimo come dimostrato da queste prime due partite del 2013 nelle quali il Napoli ha letteralmente triturato Roma e Palermo segnando sette reti e subendone una sola. Segnali importanti che denotano una rabbia ed una voglia riprendere la corsa in campionato dopo il periodo di annebbiamento prenatalizio.

Cannavaro partirà dalla panchina, come giusto che sia, perché i tre a difesa che fino ad ora hanno giocato stanno rispondendo bene, dimostrando anche un certo affiatamento, ma dalla prossima gara siamo sicuri che il capitano riavrà non solo la sua fascia, ma anche il suo posto, certo forse sarà un po’ triste non vedere più la fascia verde sul braccio di Marek Hamsik, che tanto aveva fatto sorridere perché per lo slovacco era motivo d’orgoglio e vanto. Ma Marechiaro è ragazzo intelligente, prima ancora che leale e sa bene che è giusto che quella fascia ritorni sul braccio di Paolo, anche se alla fine si tratta solo di un simbolo, perché in mezzo al campo sono tutti uguali agli occhi dei tifosi che amano quei giocatori già solo per il fatto che indossano quella maglia azzurra e per la quale molti di loro restano sordi ai canti di sirene che chiamano da lontano e che portano tra le mani sacchi pieni di monete d’oro.

A Firenze dunque vincere è d’obbligo per continuare la scalata sperando in qualche altro passo falso delle concorrenti che potrebbe dare ancora più fiducia e motivazione ad un gruppo che già sta facendo cose straordinarie rispetto ad una stagione, quella passata, nella quale il Napoli ha cavalcato a lungo il sogno di giocare la Champions, sorprendendo mezzo mondo e vincendo anche la Coppa Italia. Fare meglio dello scorso anno non è impresa facile eppure il Napoli ci sta riuscendo con una certa disinvoltura. Non resta che continuare quello che di buono si è fatto fino ad ora, sperando che le vertigini d’alta quota non facciamo venire giramenti di testa inaspettati.

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