Giorni cruciali per Edenlandia e Zoo: c’è anche una cordata napoletana

Ancora diciotto giorni prima della verità: è partito il conto alla rovescia per i lavoratori di Edenlandia e zoo di Napoli che attendono di conoscere il proprio futuro.

Il 31 gennaio scadrà la proroga dell’esercizio provvisorio concessa tre giorni fa dal giudice delegato del fallimento Nicola Graziano: per fine mese si dovrà sapere se sarà accettata la proposta d’acquisto presentata dalla Brainspark Plc, società elvetica con sede a Londra, che ha offerto un milione di euro per  l’acquisto di Edenlandia, dello zoo e del cinodromo, con l’impegno a rimanere invariati gli attuali livelli occupazionali e garantendo investimenti pari ad al meno 5 milioni.

Giorni cruciali saranno quelli tra il 23 e il 25 gennaio, quando si riunirà il Consiglio di Amministrazione della Mostra d’Oltremare per decidere sull’offerta: proprio per questo i rappresentati dei lavoratori e dei sindacati hanno chiesto un incontro con l’assessore regionale al lavoro Severino Nappi che esserci già oggi. Al centro del dibattito ci sarà il voto del delegato regionale nel cda della Mostra.

Un sì che unito a quelli già dati per acquisiti dei rappresentati del Comune di Napoli equivarrebbe al via libera all’acquisto del Parco da parte della Brainspark e al salvataggio dei posti di lavoro. Al contrario invece, dopo il 31 gennaio ci sarebbe la fine dell’esercizio provvisorio, la svendita dei beni con un’asta al ribasso e il licenziamento di tutti i lavoratori: proprio in questa ipotesi, si legge sul Mattino, potrebbe farsi avanti una cordata di imprenditori napoletani intenzionati a rilevare Edenlandia e Zoo a prezzi scontati e senza l’onere di dover salvaguardare gli attuali posti di lavoro. 

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