Le pagelle di Napoli-Roma

Un nome, una garanzia: Edinson Cavani è sinonimo di gol. Tre quelli messi a segno nel 4-1 di Napoli-Roma. Una vittoria importante per la classifica e il morale degli azzurri, un successo che sarebbe però ingiusto attribuire soltanto al fenomenale Matador: la partita del Napoli ha, infatti, messo in mostra la bravura del gruppo a rispettare le consegne di Mazzarri, di una squadra che, complice anche il gol in avvio, ha attirato i giallorossi fin sotto la propria area di rigore e poi ha approfittato delle praterie concesse dagli uomini di Zeman.

Allora quella di ieri è una vittoria di tutti: di un Pandev versione monstre, di un De Sanctis che ha rimesso la bandana da pirata, di Zuniga che ha surclassato Lamela e mandato in visibilio il San Paolo con i suoi numeri da prestigiatore; è anche il successo di Maggio che ha iniziato il 2013 così come aveva finito il 2012, segnando; e poi di Campagnaro che ha provato a mettere la museruola a Totti, di Britos, rinato nel ruolo di centrale, di Behrami vero leone del centrocampo azzurro.

I tre punti conquistati contro la Roma sono un segnale chiaro: questa squadra, da tutti data ormai in declino, c’è ancora e ha voglia di lottare per traguardi importanti. Senza l’assurda penalizzazione, Il Napoli sarebbe al secondo posto a cinque punti dalla Juventus: tanti, ma non troppi, e se dalla Corte di Giustizia Federale o dal Tnas dovesse arrivare una bella notizia…

NAPOLI-ROMA: LE PAGELLE

De Sanctis 7 – Un fenomeno: quando è in versione pirata para tutto quello che può e anche qualcosa in più. Eccede troppo con i rinvii lunghi, facendo arrabbiare Mazzarri, ma si fa abbondantemente perdonare con almeno tre interventi straordinari.

Campagnaro 6 – Totti non è certo un cliente facile e tutto si complica se l’arbitro decide di fischiare ogni minimo contatto: Hugo però ci mette l’impegno e limita al minimo consentito le giocate del capitano giallorosso.

Britos 6,5 – Il centrale è in casa: con lo spostamento ha acquisito sicurezza e riesce a guidare la difesa con autorità. Dovrebbe avere più coraggio nel far partire l’azione, ma in fase difensiva sta diventando una sicurezza.

Gamberini 6 – Aiuta Zuniga a frenare Lamela: se l’argentino è un fantasma per tutto il match, il merito è anche suo.  In ritardo in occasione del gol di Osvaldo.

Maggio 6,5 – Secondo gol consecutivo e si rivedono anche le sgroppate che lo hanno reso famoso: le critiche sono ormai nel dimenticatoio, la freccia azzurra sta tornando.

Inler 5,5 – Il peggiore dei suoi: non prende in mano il centrocampo, sbaglia troppi passaggi e non cerca mai la giocata. Non è questo il calciatore che serve al Napoli. (Dzemaili 5,5 – Riesce a fare quasi peggio del suo compagno di squadra)

Behrami 6,5 – Un leone: morde le caviglie degli avversari, recupera un’infinità di palloni, non molla un centimetro. Arrivato in sordina, si è conquistato il San Paolo con la sua grinta.

Zuniga 7,5 – Una prestazione da fantascienza: Armero è messo in guardia, con questo Zuniga trovare posto in squadra sarà impresa titanica. In fase difensiva surclassa l’avversario che al suo cospetto diventa un frutto troppo acerbo; quando poi parte palla al piede è irrefrenabile: signori, chapeau.

Hamsik 6 – Si sacrifica molto in fase di non possesso e ne risente un po’ quando il pallino è tra i piedi del Napoli: sciupa ancora una volta la palla per chiudere il match, questa volta però non è decisiva. (Insigne sv)

Pandev 7,5 – Rieccolo: numeri di alta scuola per il macedone che si riprende la scena con una prestazione sontuosa. Assist, difesa della palla, recuperi: se giocasse sempre così…(Mesto sv)

Cavani 90 – Come i gol (+1) segnati con la maglia del Napoli, come la paura che incute agli avversari: ciò che tocca diventa oro, pardon gol e   calamita l’ammirazione di compagni e avversari. Speriamo che gli sceicchi del pallone non abbiano visto la partita: per uno come lui 63 milioni sono davvero pochi. Fuoriclasse!

Mazzarri 7 – Lasci parlare chi dice il Napoli è solo Cavani e contropiede: studia la partita a tavolino e prepara ogni mossa con meticolosità maniacale.

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