Europa League, Napoli-Psv Eindhoven, tre raggi di sole in una serata da dimenticare

Violata la casa del Napoli: dopo 14 partite europee senza sconfitte, cede l’imbattibilità degli azzurri al San Paolo. La logica conseguenza di una Europa League affrontata in malo modo dal Napoli, nonostante la qualificazione ai sedicesimi di finale ottenuta con un turno di anticipo. Anche ieri sera con il Psv Eindhoven sono stati evidenziati tutti i limiti delle seconde linee a disposizione di Mazzarri: da un Rosati in versione assistman (per gli olandesi), a un Fernandez ancora una volta lento e macchinoso, per non parlare del solito Vargas che ormai non vede la porta neanche quando ce l’ha spalancata davanti agli occhi.

Gennaio si avvicina e Bigon avrà parecchio lavoro da fare se il Napoli vuole andare avanti nella competizione europea, continuando ad utilizzare i titolari con il contagocce: la terza sconfitta stagionale in Europa League però consegna anche tre raggi di sole a Mazzarri e ai pochi temerari tifosi presenti sugli spalti del San Paolo. Il primo, neanche a dirlo, è Edinson Cavani: un fenomeno il ‘Matador’ che con il settimo gol si conferma capocannoniere di Europa League e dimostra ancora una volta di essere una spanna (ma anche due) sopra agli altri.

Oltre all’incredibile capacità di andare a rete, ciò che colpisce dell’uruguaiano è il suo spirito di sacrificio e il suo attaccamento alla maglia: vederlo uscire imbufalito perché si sta perdendo una partita che non conta nulla ai fini della classifica è una gioia per i tifosi del Napoli, la dimostrazione che se i compagni lo seguiranno, questa squadra potrà andare lontano. Altra luce, decisamente più fioca, arriva da Bruno Uvini: al suo esordio in maglia azzurra, il difensore brasiliano fa vedere buone cose, dimostra di avere le caratteristiche per far bene anche in Italia. Insomma, con un po’ di pazienza ma il ragazzo si farà.

Ben più consistente, la luce emanata da un altro ‘desaparecidos’ azzurro: Omar El Kaddouri, dopo due apparizioni da bocciatura piena, si prende la scena del San Paolo. Schierato finalmente nel ruolo di trequartista, il suo preferito, per 45 minuti almeno il giovanotto belga-marocchino mostra al San Paolo numeri d’alta classe, con un tocco di palla da grande giocatore: magari avrà bisogno di trovare più continuità andando a giocare in prestito, ma il calciatore visto all’opera ieri potrebbe servire anche a questo  Napoli. Per la serie: piccoli campioni crescono.

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