Insigne, il Napoli e la partita con il Pescara

Napoli di scena al San Paolo, questa domenica in un orario un po’ inusuale, di in quelli che gli inglesi hanno ribattezzato “launch macht”. Partita sulla carta facile, ma come al solito da non sottovalutare, nonostante il Napoli tra le mura amiche del San Paolo non abbia mai perso. Mazzarri senza Pandev, offre carta bianca al talento di casa Lorenzo Insigne, sempre più inserito nei meccanismi di gioco del mister. Lorenzo sta crescendo velocemente e queste occasioni sono per lui fondamentali, per diventare un caposaldo del Napoli di oggi, prima ancora che del Napoli di domani. Sguardi, rimproveri, consigli, Lorenzo è osservato speciale di papà Mazzarri, che non ha paura di credere in lui e che offre al ragazzo tutte le occasioni per poter giocare e maturare esperienza, lui che di talento ne ha da vendere.

Il maestro e l’allievo. Insigne è arrivato in punta di piedi al Napoli, lui che in cuor suo stava realizzando il sogno della vita, ha chinato la testa e si è messo penna e taccuino alla mano, ad ascoltare le parole di Mazzarri, ad accettare di partire dalla panchina, sapendo di dover imparare dai suoi illustri compagni di reparto. Il suo ritorno a Napoli aveva suscitato nella gente sentimenti di gioia immensa e di felicità, perché a Napoli Lorenzo era già un idolo. Mazzarri sapeva che la sua squadra si basava su determinati equilibri, dove anche gli uomini del reparto avanzato danno un contributo in fase difensiva. Il talento da solo non basta (a meno che non ti chiami Maradona), c’è bisogno anche di entrare nella condizione fisica per poter seguire i ritmi di gioco che il modulo e la mentalità di gioco ti impongono. Lorenzo sta crescendo proprio in questa direzione e per sua stessa ammissione sta lavorando molto sulla fase di rientro a centrocampo, quella che ti fa correre di più e che ti toglie tanta energia. Lui lo ha capito sulla sua pelle, sentendo il peso dei novanta minuti ed allo stesso tempo osserva Cavani andare a mille per tutta la partita, impazzando in tutti i reparti del campo. Teoria e pratica. Il maestro spiega ed il Matador fa da esempio per il giovane Lorenzo, che proprio con il Pescara e la storica cavalcata verso la serie A dell’anno scorso, è arrivato alla ribalta del grande pubblico. Un’altra occasione importante da titolare, ancora in casa, ma stavolta contro il Pescara, una gara contro i suoi ricordi, contro le sue prime vere emozioni da professionista, di quelle che restano per sempre, perché sei giovane ed il tuo cuore è ancora povero di emozioni forti, di quelle che ti segnano una vita intera.

Ritorna Cavani. Pandev a casa dunque e Matador che rientra dopo la squalifica. In avanti farà coppia con Insigne ed avrà Marek Hamsik a supporto. Gli ingredienti di una vittoria casalinga ci sono tutti, il mastro pasticciere Mazzarri ha preparato anche l’impasto per i babà. Non esulterà in caso di gol Lorenzo, perché ha rispetto per i tifosi della sua ex squadra, ma questo non significa che non darà il massimo magari per far segnare i suoi compagni, visto che in questo periodo sta raccogliendo meno di quanto gli spetterebbe in termini di gol. Certo che oggi al San Paolo l’occasione si presenta ghiotta perché il Pescara non sembra squadra da poter impensierire questo Napoli al quale sembrano essere ritornate voglia, motivazione e carattere, per affrontare questa parte finale del girone di andata al meglio, visto anche il calendario non troppo difficile che prevede quattro partite su sei al San Paolo. Non resta che sperare nella clemenza del tempo e che si possa assistere ad una bella domenica mattina di calcio.

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