Angela Celentano, carabinieri in missione in Messico

La speranza non si è mai spenta, ora però è un fuoco che divampa e che riempie tutte le giornate dei Celentano: Angela è viva e “questa è la volta buona”, va ripetendo Maria, la madre della piccola scomparsa sul monte Faito il 10 agosto del 1996 e che ora potrebbe essere diventata quasi donna (avrebbe 19 anni). Si avvicina il momento della verità per la pista messicana dell’inchiesta sulla scomparsa di Angela Celentano: a fine mese i carabinieri andranno nuovamente in Messico per andare a fondo sulla vicenda di Celeste Ruiz, la ragazza che ha sostenuto di essere Angela.

Una storia partita a maggio di due anni fa, quando Catello trova una mail in cui Celeste Ruiz afferma di essere in realtà Angela: “Ti invio la mia foto – il testo in spagnolo – quasi non mi ricordavo più di voi, sto bene, non cercatemi”. La foto inviata è analizzata dagli esperti e tutti dicono che è compatibile con quelle di Angela bambina: seguono altre mail, conversazioni in chat con le altre due figlie dei coniugi Celentano, soprattutto con Rossana.

La pista è seguita dalla Procura che arriva ad Acapulco, in Messico, a casa di Cristino Ruiz, funzionario del palazzo di giustizia: la polizia messicana sequestra i pc e in contemporanea Celeste Ruiz, o chiunque essa sia, sparisce, non si fa più sentire dai Celentano. Siamo nel novembre 2011 e per Mario e Catello è come aver riperso Angela: l’indagine però va avanti. Gli inquirenti lavorano sulle tracce ‘virtuali’ lasciate dalla ragazza che per oltre un anno ha avuto contatti con l’Italia: si lavora sui profili Facebook di Celeste Ruiz, si incrociano i dati con gli amici e i suo contatti fino a definire una mappa di luoghi circoscritta che porta a Cancun.

Qui andranno i carabinieri, qui proveranno a ritrovare quella ragazza che ha riacceso le speranze della famiglia Celentano: speranze mai sopite che ora sono improvvisamente divampate e che il viaggio in Messico degli inquirenti servirà a spegnere nuovamente o trasformarle in gioia.

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