Doppio colpo alla camorra, in manette Abete e Paduano: “Boss più giovani e pericolosi”

Più giovani e più pericolosi: ecco l’identikit dei nuovi boss della camorra. A dirlo è il procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Rosario Cantelmo, come riportato da ‘Il Mattino”: “Si sta abbassando l’età dei capi dei clan e si sta alzando la loro pericolosità”. Un nuovo ordine che può essere abbattuto soltanto con l’aiuto della società civile: “Ci sono intercettazioni in cui si sentono madri che chiamano i boss per trovare una sistemazione ai figli”.

Le parole di Cantelmo, pronunciate durante la conferenza in cui veniva illustrato l’arresto di Salvatore Paduano, considerato il reggente del clan Gionta di Torre Annunziata, arriva il giorno dopo l’arresto di Mariano Abete, il 21enne boss ritenuto a capo dell’omonimo clan, ritenuto uno dei protagonisti della nuova faida di Scampia.

Abete è stato scovato nella casa delle madre dai carabinieri del nucleo operativo Stella e dalla stazione quartiere 167 in un nascondiglio, ricavato tra due pareti alle quali si poteva accedere tramite una parete mobile, la cui apertura era regolata da un telecomando. Il 21enne era uno dei cinque ricercati per la nuova faida di Scampia e la sua foto era stata diffusa, insieme a quella di altri quattro boss, dalle forze dell’ordine per ricevere un aiuto da parte della popolazione.

Le accuse contro Mariano Abete, nei confronti del quale era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare, sono di associazione mafiosa e associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Abete è il secondo boss a finire nelle mani delle forze dell’ordine, dopo che lo scorso 15 novembre era stato arrestato Rosario Guarino, 29 anni. Attualmente restano ancora a piede libero Marco Di Lauro, 32 anni, Mario Riccio, di 21 anni, Antonio Mennetta, di 27 anni. 

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