Terme di Agnano a rischio: la protesta dei lavoratori

La Napoli che punta al turismo, quella del ‘Lungomare liberato’ e dei grandi eventi, è anche la città che vede a rischio le Terme di Agnano, quello che dovrebbe essere un fiore all’occhiello per attrarre turisti e invece è improvvisamente diventata una struttura in difficoltà. Oggi alle ore ore 15  ci sarà un presidio dei lavoratori a Palazzo San Giacomo dove si riunirà il cda delle Terme di Agnano: decisione presa dopo che la S.p.a, partecipata al 100% dal Comune di Napoli, ha aperto una procedura di Cassa Integrazione in Deroga per oltre la metà dei dipendenti (43 su 83).

La procedura prevede anche la chiusura temporanea dell’attività alberghiera, del ristorante e delle piscine: una decisione, quella presa dal Comune insieme al presidente e al consiglio di amministrazione delle Terme, arrivata proprio quando erano in corso gli incontri con i sindacati per discutere delle prospettive di rilancio della varie strutture.

“Da mesi stiamo chiedendo di concentrare le attenzioni su una realtà importante per lo sviluppo turistico e cultura di Napoli – afferma Rino Strazzullo, segretario generale della Uiltucs – e per la salute e il benessere fisico degli utenti che vi si recano, avendo in risposta soltanto indifferenza da parte dell’azienda e da chi la rappresenta. Non è tollerabile che, dopo gli investimenti fatti dal Comune, e quindi dai cittadini napoletani, dopo i sacrifici dei lavoratori, a pagare il prezzo della mala gestione siano proprio loro, i lavoratori“.

I sindacati, consapevoli del momento in cui versa l’intera nazionale, sono disponibili anche a ulteriori sacrifici, pur di salvaguardare le Terme: “Siamo disponibili ad affrontare qualsiasi discussione per preservare l’azienda e gli interessi dei cittadini napoletani – afferma Giuseppe Silvestro, della Uiltucs , anche a costo di altri sacrifici da parte dei lavoratori, a patto che non si ripeta quanto si è verificato finora. Chiediamo un piano industriale serio, centrato sull’unicità aziendale, senza improvvisazioni di gente che non hanno esperienza nell’industria termale, turistica e del benessere“.

Impostazioni privacy