Finmeccanica, arrestato Pozzessere e perquisita Confindustria Napoli

Finmeccanica nuovamente nell’occhio del ciclone: i carabinieri del Noe e la Digos di Napoli hanno, infatti, eseguito l’arresto di Paolo Pozzessere, ex direttore commerciale dell’holding di stato e attuale senior advisor per i rapporti con la Russia. L’accusa nei confronti del dirigente è di corruzione internazionale in concorso con Valter Lavitola, ex direttore dell’Avanti e super-consulente di Finmeccanica: le indagini, condotte dai pubblici ministeri Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock, riguardano alcune forniture all’estero da parte del gruppo.

In particolare l’inchiesta della Procura di Napoli verte sulle forniture effettuate da AgustaWestland, Selex e Telespazio, tre società del gruppo Finmeccanica, al governo di Panama nell’ambito di accordi stipulati con lo Stato italiano. La prima volta che nelle indagini compare il nome di Pozzessere è nell’estate del 2011: poco dopo arrivano le sue dimissioni per “tutelare la reputazione della società in relazione all’esposizione mediatica alla quale il Gruppo e la sua persona sono stati esposti”.

Oltre all’arresto dell’ex direttore commerciale di Finmeccanica, è scattata anche un perquisizione negli uffici di Confindustria Napoli e presso l’abitazione di Paolo Graziano, attuale presidente di Palazzo Partanna: il numero uno degli industriali napoletani sarebbe coinvolto nell’inchiesta in qualità di amministratore delegato della Magnaghi. Graziano avrebbe avuto rapporti con i dirigenti accusati di corruzione internazionale, in modo particolare relativamente a “rapporti posti in essere dalle società Finmeccanica e Fincantieri con il governo del Brasile per la fornitura di alcune navi militari”. Un affare finito sotto la lente di ingrandimento dei pubblici ministeri della Procura di Napoli e che vedrebbe coinvolto anche l’ex ministro Claudio Scajola, indagato per corruzione internazionale insieme al suo portavoce Nicolucci. 

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