Omicidio Pasquale Romano, l’obiettivo era un vicino di casa della fidanzata

Abitava nel palazzo della fidanzata l’obiettivo dei killer che lunedì hanno ucciso per errore Pasquale Romano: è la convinzione degli inquirenti che hanno individuato in un trentenne residente a Marianella, nello stesso palazzo dove abitata Rosanna, il reale bersaglio dell’agguato. Stessa età, stessi capelli, stessa corporatura: una somiglianza che ha tratto in inganno i sicari e ha messo fine alla vita e ai sogni di Pasquale.

La somiglianza tra il giovane ucciso e il reale bersaglio dei killer però si ferma al fisico: null’altro avevano in comune il trentenne di Cardito con il coetaneo di Marianella, noto alle forze dell’ordine per una storia di spaccio.

Gli inquirenti hanno trovato il legame che cercavano e che a questo punto rende certezza l’ìpotesi di uno scambio di persona: ora gli agenti del nucleo investigativo dei carabinieri coordinati dai pm antimafia Amato e Parascandalo, stanno cercando di risalire al mandante dell’agguato. Il giovane che si presume fosse l’obiettivo dei sicari sarebbe legato al clan Lo Russo, ormai caduto in disgrazia dopo il pentimento del boss Salvatore.

Gli inquirenti ipotizzano che l’omicidio sia stato ordinato da un clan già impegnato nella faida di Scampia, intenzionato a conquistare una nuova fetta di territorio: la provenienza da un’altra zona sarebbe alla base dello scambio di persona, facilitato anche dal fatto che Pasquale Romano avesse indosso un capellino quando è stato ucciso. Indumento che non è stato ritrovato sul luogo del delitto: aspetto sul quale si stanno concentrando gli investigatori, alla ricerca di una traccia che li possa portare agli assassini del giovane trentenne.

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