La Costa Crociere licenzia Schettino, lui impugna il provvedimento

La Costa Crociere ha licenziato Francesco Schettino, comandante della nave Concordia e uno dei protagonisti della tragedia avvenuta all’isola del Giglio. L’uomo però ha impugnato il provvedimento davanti al giudice del lavoro opponendosi alla motivazione per giusta causa e chiedendo il reintegro e il pagamento degli stipendi arretrati.

Una decisione avvolta ancora dal mistero, soprattutto perché potrebbe avere ripercussioni anche sul procedimento penale in corso per il naufragio che è costato la vita a 32 persone e provocato il ferimento di molte altre: la compagnia fa sapere soltanto di aver concluso il procedimento disciplinari nei confronti di Schettino, disponendone il licenziamento.

Una conferma arriva anche da Bruno Leporatti, avvocato di Schettino, che non entra nel merito della vicenda rimandando per maggiori spiegazioni a “qualche altra fonte”. Un riserbo che è dovuto alle conseguenze che la vicenda lavorativa potrebbe avere in sede penale: una decisione del magistrato del lavoro favorevole al comandante potrebbe avere effetti positivi per la posizione di Schettino nel procedimento penale, così come una sentenza favorevole alla Costa Crociere potrebbe avere un risvolto positivo per la compagnia.

Questo perché sembra che la Costa Crociere abbia motivato il licenziamento di Schettino attribuendogli numerose violazioni durante la notte del naufragio, inclusi gli ordini e le manovre che hanno portato poi alla collisione con gli scogli: su questo dovrà esprimersi anche la magistratura penale che ha indagato anche tre dirigenti della compagnia, ipotizzando quindi una possibile responsabilità della Costa. Ecco quindi che la causa sul licenziamento diventa un prologo del procedimento penale e le due parti lavorano per aggiudicarsi il primo round di una lunga battaglia giuridica.

 

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