De Magistris e la rivoluzione arancione un po’ sbiadita

Rientrato l’allarme sull’esecutivo con l’assessore D’Angelo pronto a dimettersi fino a sabato scorso, questa settimana De Magistris ha dovuto far fronte ad una nuova emorragia di scontenti. Questa volta, però, il sindaco i guai ce li ha a casa sua. La sua lista arancione si sta scolorendo. Perde pezzi Napoli è tua, lista con la quale è stato eletto nuovo inquilino di Palazzo San Giacomo circa un anno e mezzo fa. Dopo la seduta consiliare del 3 ottobre, De Magistris si ritrova senza capogruppo in Assise e con il resto dei componenti sparsi qua e là.

Il gruppo di otto consiglieri si è praticamente spaccato a metà. Pietro Rinaldi e Vittorio Vasquez, che era il capogruppo, si sono dichiarati indipendenti entrando a far parte del gruppo misto. “Pensiamo che la scomposizione della lista ciica del sindaco sia un segnale di maturità invece che di implosione come oggi viene giudicato. L’esperienza di Napoli è Tua è stata una straordinaria esperienza che ha saputo rispondere ad una grave emergenza democratica della nostra città. Una risposta convincente che ha tenuto insieme le diverse anime e sensibilità democratiche napoletane. Culture diverse che si sono mobilitate a sostegno di Luigi de Magistris. Ma oggi è legittimo che quelle diverse culture si ritrovino in forme più omogenee per meglio sostenere il lavoro dell’amministrazione e soprattutto per meglio affrontare le nuove sfide all’orizzonte”, hanno fatto sapere in un comunicato congiunto di due consiglieri.

Gli altri due consiglieri Gennaro Esposito e Carlo Iannello hanno dato vita insieme a Simona Molisso, ex Federazione delle Sinistre, un nuovo gruppo chiamato “Ricostruzione Democratica”, per una rivitalizzazione del programma. “Il nuovo gruppo politico, nato all’interno del Consiglio comunale di Napoli, voterà gli atti presentati all’aula secondo coscienza e senza seguire logiche di appartenenza alla maggioranza o ancor di più di partito”, hanno dichiarato i tre.

Con metà gruppo a sostegno e una giunta che scalcia a causa di una situazione finanziaria non proprio florida, il primo cittadino ha tanto da pensare. Anche se l’immagine del sindaco continua ad essere popolare, sono in tanti ad accusarlo di pensare solo alla sfumature e non di una politica a tinte forti. La rivoluzione arancione, infatti, sta involvendo. Le defezioni in Consiglio Comunale sono solo le ultime in ordine cronologico, dopo le du perdite importanti in giunta di Narducci e Realfonzo fino alla defenestrazione di Raphael Rossi dall’Asìa.

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