Bassolino racconta i giorni del malore e della degenza: “Giorni difficili”

Ancora un volta le nuove tecnologie aiutano i personaggi pubblici e quelli politici a raccontare il proprio punto di vista personale. Questa volta a sbottonarsi è Antonio  Bassolino. L’ex governatore ha scelto il suo blog per raccontare del malore che l’ha colpito qualche settimana fa e dei giorni della convalescenza.

La vicenda del ricovero improvviso al loreto mare è stata anche una esperienza umana. Tutto comincia un lunedì. Di mattina presto vado a correre per un’ora e non avverto nessun problema particolare, a parte la fatica in più per il caldo. La sera ceno con mia moglie e subito dopo sbatto a terra e perdo conoscenza. Quando mi risveglio rovescio come non mi era mai successo. Attribuisco il tutto al tonno, che avevo mangiato solo io, tonno forse avariato. Convinco mia moglie a non chiamare il 118 perché ormai mi ero liberato dal tonno. Ma il povero tonno era del tutto incolpevole. Invece era tutto sangue, molto scuro, tanto scuro da non sembrare affatto sangue. Continuo a perderne, dal lunedì sera al giovedì mattina quando di nuovo perdo conoscenza mentre salgo le scale di un palazzo napoletano”.

Come molti, non sempre si da’ il giusto peso alle cose, fino a quando non si arriva al punto di non ritorno. Di qui il ricovero con il codice rosso e i giorni di permanenza in uno dei presidi ospedalieri di Napoli, che sono considerati quasi territorio di frontiera. “Il loreto mare è davvero un’ospedale di frontiera e la mia stanza era proprio sopra il pronto soccorso. Ogni sera si sentivano le sirene e spesso le grida di donne del popolo che accorrevano a trovare qualche congiunto spesso sparato o accoltellato. – continua nel suo racconto – Davvero alta la professionalità e l’umanità, verso tutti i ricoverati  devo dire, di medici ed infermieri. Adesso va meglio, anche se la ripresa è lenta, e cerco di fare con attenzione cure farmacologiche e una attenta dieta”.

Infine, arrivano le considerazioni finali. “Capisco meglio, ora, l’errore di aver troppo abusato del mio corpo in genere forte e di aver sottovalutato gli effetti di un lungo stress. È una lezione da imparare. Ora un necessario periodo di convalescenza. Una volta per molti di noi la politica era la vita e tutto il resto veniva dopo, invece deve esserci un più giusto rapporto tra la politica e la vita. La politica resta una parte grande e importante ma una parte, soltanto una parte della vita”.

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