Cave trasformate in discariche: nuova ordinanza per Pasquale Zagaria

Nuovo arresto per Zagaria Junior, Pasquale fratello del più noto Michele boss dei Casalesi. L’ordinanza di custodia cautelare è scattata questa mattina ed è stata notificata dalla Gico della Guardia di Finanza su mandato della Dda di Napoli.

Pasquale Zagaria, soprannominato Bin Laden, è già detenuto per altri reati. Il nuovo capo d’accusa riguarda estorsione e sequestro di persona in merito ad un’inchiesta, riguardante la compravendita di alcune cave di tufo nel quartiere di Chiaiano, da adibire a discariche.

La vicenda in cui è implicato Zagaria risale ai primi anni Duemila, quando durante le tante emergenze rifiuti l’esponente dei Casalesi cercava spazi da adibire a discariche, naturalmente illegali. Al centro dell’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso e dai sostituti Catello Maresca, Alessandro Milita e Alfonso D’Avino, c’è la società Fibe. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti un imprendiore acquistò le cave di Chaiano per realizzare la speculazione, offrendo alla Fibe le cave al  doppio del prezzo di mercato.

Subito dopo l’acquisto, il proprietario originario della cave, resosi conto che avrebbe potuto ricavare il doppio dalla vendita si rivolse a Zagaria, che convocò l’imprenditore autore della speculazione e lo obbligò a restituirgli la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita della cave. Da qui, l’accusa di sequestro di persona.

Per ironia delle sorte nel 2008 lo Stato ha proprio individuato quel territorio per uno svettatoio durante l’emergenza rifiuti. L’invaso è stato realizzato nella Cava dell’ex Poligono ed è rimasto attivo fino alla fine del 2011.

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