Spending review, abolita la provincia di Benevento

La mannaia del governo Monti cade su Benevento: la Provincia sannita rientra tra le 64 che scompariranno entro la fine del 2012, come affermato dal ministro Filippo Patroni Griffi. Salve invece le altre quattro province campane: Avellino, Caserta, Salerno e Napoli città metropolitana sono riusciti a evitare i tagli dell’esecutivo.

Nel consiglio dei ministri che si è tenuto ieri sono stati definiti i criteri di riordino delle province: 64 su 107 saranno accorpate, mentre sono 43 quelle salve, tra cui 10 metropolitane, Napoli compresa. I criteri utilizzati per i tagli inseriti nel decreto sulla spending review sono la dimensione territoriale e la popolazione residente: gli enti dovranno avere 350mila abitanti e un’estensione di almeno duemilacinquecento chilometri quadrati. Proprio i nuovi criteri adottati hanno salvato la provincia di Caserta: se fosse rimasto il limite dei tremila chilometri quadrati di estensione, in Campania sarebbe scomparsa un altro ente (la Provincia di Caserta è infatti di duemilaseicento chilometri quadrati).

Nei prossimi giorni la delibera del Governo sarà inviata al Consiglio delle autonomie Locali che provvederà a redigere la proposta finale di “riordino” delle province da reinviare all’esecutivo, il quale promuoverà un nuovo atto legislativo che sancirà l’effettiva riduzione del numero di enti provinciali. In linea di massima, come spiegato ieri da Patroni Griffi, al termine dell’inter dovranno esserci una quarantina di province più dieci città metropolitane: tale riduzione secondo il premier Monti porterà nelle casse dello Stato un risparmio di circa 4,5 miliardi per il 2012, che diventeranno 10,5 nel 2013 e 11 nel 2014. La decisione dell’esecutivo ha scatenato la protesta delle amministrazioni coinvolte con il presidente della Provincia di Benevento che anticipa la possibilità di una manifestazione a Roma.

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