America’s Cup, soffia il vento delle polemiche

L’annullamento delle gare di ieri non è andato giù a tutti: se la decisione presa dal comitato di regata dell’America’s Cup è stata approvata dai team in competizione, non lo stesso si può dire per la parte napoletana dell’organizzazione. Dopo l’irritazione per alcune scelte della società americana che gestisce l’evento (dalla riduzione del numero di giornate di regate alla mancata diretta dei match-race) manifestata dal presidente dell’Unione Industriali Napoli e dell’Acn Paolo Graziano e condivisa dal sindaco De Magistris, è stata la volta del presidente della provincia di Napoli Luigi Cesaro mostrare il suo disappunto per come è andata la giornata di ieri.

Il numero uno dell’amministrazione provinciale ha bollato come “superficiale” la decisione del Cdr di non far disputare nessuna delle regate in programma ieri, a causa del maltempo: “Il diavolo ci ha messo la coda – dice Cesaro -, ma c’è stata anche un po’ di superficialità e fretta nel fare una scelta che per noi napoletani ha un peso diverso. Nell’era virtuale anche la tempesta lo è stata: reali invece sono stati i danni per gli spettatori e per il nostro progetto. Ci siamo visti privare di un altro giorno di dirette televisive e sul web e di due regate di flotta che non verranno recuperate. La manifestazione è stata un successo, ma per il prossimo anno ci sarà qualcosa da rivedere“.

Il presidente della Provincia si mette quindi sulla scia delle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Graziano e De Magistris: “Abbiamo avuto quattro giorni in meno di regate rispetto a quelle per le quali avevamo firmato l’accordo – ha dichiarato il numero uno degli Industriali napoletani – . Dobbiamo migliorare le condizioni per la prossima edizione: il contratto per il 2013 è stato già definito, ma dovremmo rinegoziare alcuni presupposti”. Dello stesso avviso anche De Magistris che venerdì ha posto l’accento sulla necessità per Napoli “di chiedere di più”: “Le trattative con Acea non sono finite – le parole del sindaco -, ma gli accordi si trovano sempre. Loro sono entusiasti della città e noi dei catamarani, quindi troveremo la soluzione per andare avanti insieme”.

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