Coppa America, il decalogo americano fa discutere

Tre pagine per una polemica: la presunta mail che sarebbe stata spedita in questi giorni ai cittadini americani che si trovano a Napoli in vista delle World Series dell’America’s Cup non smette di far discutere. L’ambasciata americana ha smentito la missiva, ma vera o falso che sia, il decalogo anti scippi e furti ha ormai acceso il dibattito.

Nelle tre pagine da cui è composto il vademecum sono riportati vari consigli su come affrontare al meglio il soggiorno napoletano: da come vestirsi a quali zone percorrere con maggiore attenzione e poi ancora tutti i trucchi per i furti, le risse a piazza del Gesù e i falsi testimoni in caso di incidente in auto. C’è proprio tutto quello che serve per “sopravvivere a Napoli”; si parte dai vestiti che “non devono essere troppo vistosi” per non attirare l’attenzione e ovviamente non può mancare l’invito a evitare di portarsi dietro troppo contante o oggetti di valore. Si passa poi alla spiegazione di come agiscono di solito i malviventi: “uno di loro vi distrae e un altro vi porta via il bagaglio” o ancora “qualcuno vi rovescia una bevanda addosso e mentre finge di aiutarvi un suo complice si impossessa dei vostri bene”.

C’è poi l’invito a evitare di guidare un’auto e se è proprio neccessario “occhio agli incidenti e ai falsi testimoni”. In poche parole il decalogo made in Usa è un vero e proprio riassunto di tutti i luoghi comuni che da decenni rovinano l’immagine della città. Nonostante la smentita del console generale Donald L. Moore (“il console ha più volte ribadito che l’America’s Cup rappresenta un’ottima opportunità per Napoli e che la città potrà dimostrare di essere il luogo adatto ad ospitare importanti eventi internazionali” è scritto in una nota) è divampata la polemica soprattutto sul web, dove c’è anche chi si è rivolto al sindaco chiedendo di “tutelare l’immagine della città”. Un’immagine che Napoli potrebbe tutelare da sola, accogliendo nel miglior modo possibile i turisti che arriveranno nei prossimi giorni in città e dando dimostrazione che anche alla pendici del Vesuvio è possibile organizzare grandi eventi.

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