Il maltempo frena “OccupyScampia”

Poteva essere l’occasione per riappropriarsi di una parte della città, una manifestazione sorta spontaneamente sul web che rompe i confini virtuali per riprendersi una piazza reale: il maltempo purtroppo frena “OccupyScampia” e all’appuntamento per “occuparsi del quartiere” sono presenti solo un centinaio di persone.

L’idea, nata da un tweet della deputata del Partito Democratico Pina Picierno, aveva raccolto molte adesioni sul social network e aveva calamitato l’attenzione dei media locali e nazionali. L’obiettivo era quello di “occupare Scampia” per rispondere al coprifuoco che la criminalità organizzata impone nel quartiere; il risultato però, colpa anche del maltempo che sta imperversando a Napoli, non è stato quello atteso: oggi pomeriggio alle 17 a piazza Giovanni Paolo II le persone che hanno risposto all’invito erano meno di quanto si sperasse.

Tra i presenti c’era anche il procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho: “Siamo qui per parlare di legalità a Scampia. Frenare tali iniziative è un danno in primo luogo per gli abitanti del quartiere: chi non lo capisce o è in malafede oppure è mosso da altre ragioni”. Eppure c’è chi ha manifestato apertamente il proprio dissenso, come Chiara Giordano presidente dell’Associazione Campania in movimento secondo cui “le passarelle mediatiche di qualche politico non risolvono i problemi che affliggono questo territorio e che richiedono un impegno quotidiano, senza tanto clamore. Scampia – conclude Chiara Giordano – non può essere strumentalizzata dal Don Chisciotte di turno”.

Polemiche a parte e indipendentemente dal successo o meno dell’appuntamento, un obiettivo con ‘OccupyScampia’ è stato sicuramente centrato: accendere i riflettori su un territorio troppo spesso abbandonato a sé stesso. Ora tocca coltivare la speranza di rinascita che ha preso piede nel segno dell’hastag ‘OccupyScampia’.

 

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