Le pagelle di Napoli-Cesena

Napoli schiuma rabbia dopo il pareggio contro il Cesena; Mazzarri e De Laurentiis attaccano l’arbitro che annulla un gol regolare di Pandev, ma dimenticano di guardare all’ennesima prova incolore degli azzurri. Contro i romagnoli, i partenopei ci mettono tanta buona volontà ,ma di gioco se ne vede davvero poco: per un tempo il Napoli si limita a uno stucchevole possesso palla, lento e prevedibile, con pochi tiri in porta.

Va meglio nella ripresa quando con  l’ingresso di Hamsik e poi con il passaggio alla difesa a quattro, la squadra sembra poter accelerare e sfiora più volte il gol: poco però, troppo poco per portare a casa i tre punti e a poco vale rimuginare sul gol annullato a Pandev. Proprio il macedone è stato ancora una volta il migliore in campo, l’unico che anche nel primo tempo è sembrato poter cambiare la partita con una giocata; dall’altra parte della scala dei valori c’è Gokan Inler: lo svizzero è ormai sempre più un caso e i mormorii del San Paolo a ogni suo errore dimostrano che la pazienza per il colpo più pagato dell’estate è terminata.

Le Pagelle di Napoli-Cesena:

De Sanctis 6 – Inoperoso per quasi tutti i novanta minuti; mette una pezza su un pericoloso retropassaggio di Gargano.

Campagnaro 6 – Il Cesena in avanti non si fa vedere quasi mai e lui, a parte un liscio nel primo tempo, può dedicarsi a spingere: si vede però che non è in forma, perché le sue incursioni non producono effetti.

Aronica 5,5 – Schierato da centrale al posto di Cannavaro rischia di compromettere la gara con una scivolata che lancia a rete il Cesena: l’unico, grave, errore di una gara nella quale non deve faticare più di tanto.

Britos 6 – Molto meglio rispetto a Genova, soprattutto perché gli avversari rinunciano completamente ad attaccare. (dal 61′  Zuniga 5,5 – Ha il passo per mettere in difficoltà il Cesena: salta l’uomo con facilità, ma sbaglia quasi sempre il cross).

Maggio 5,5 – Il riposo non gli ha fatto bene: le sue incursioni mancano, e tanto, al gioco del Napoli. Prova un paio di accelerazioni ma è evidente che gli manca la forza fisica dei tempi migliori.

Gargano 6,5 – Dopo Pandev il miglior in campo: prova a trascinare i suoi con un pressing a tutto campo. Sbaglia qualche passaggio, ma veste degnamente i panni del capitano.

Inler 5 – Ormai è un mistero: non solo non riesce a prendere per mano la squadra, come gli imporrebbe il suo ruolo, ma sbaglia i passaggi più semplici. In evidente difficoltà, costringe Mazzarri a lasciarlo negli spogliatoi nel secondo tempo. (dal 46′ Hamsik 5,5 – Nei primi dieci minuti della ripresa sembra poter cambiare il match, poi si eclissa adeguandosi al rendimento della squadra).

Dossena 5,5 – Un solo affondo nell’arco di tutta la partita: troppo poco per un esterno di una squadra che fa (faceva?) delle corsie laterali la sua forza. (dal 71′ – Vargas 6 – Decisamente meglio rispetto alle prime uscite, prova a proporsi, salta l’uomo, ma ancora non riesce a dare il cambio marcia alla squadra).

Dzemaili 6 – Non benissimo nel primo tempo quando deve ricoprire un ruolo non suo: meglio nella ripresa quando torna a centrocampo, ma non è certo lui che può cambiare le sorti di una gara.

Pandev 7 – Senza dubbio il migliore: ogni volta che prende palla cerca, e spesso trova, la giocata. Peccato che Antonioli prima e l’arbitro poi gli impediscano di esultare.

Cavani 6 – L’impegno c’è, ma troppo spesso è lontano dalla porta e non può far male come il suo ruolo gli imporrebbe. Il palo gli nega il gol, ma  in certe situazioni deve evitare ripiegamenti e stare dentro l’area di rigore.

Mazzarri 5 – Gli avevamo chiesto un colpo di genio e non può essere considerato tale schierare Dzemaili come trequartista. Deve spiegare che fine ha fatto la squadra dello scorso anno e invece continua a prendersela con tutto e tutti fuorché con sé stesso.

 

 

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