Napoli, Coppa America: c’è il sì alle regate a via Caracciolo

La Coppa America si farà: nella conferenza dei servizi tenutasi questo pomeriggio al Comune, la Soprintendenza dei Beni architettonici ha dato il via libera all’organizzazione delle regate a via Caracciolo. Il sì all’evento che dovrà tenersi dal 7 al 15 aprile aprile del 2012 è stato dato dal soprintendente Stefano Gizzi, con la prescrizione che tutte le opere funzionali alla svolgimento della competizione dovranno essere rimosse una volta terminate le gare.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco De Magistris che in una nota pubblicata su Facebook parla di “giornata importante per Napoli, frutto del lavoro serio e convinto condotto da tutte le istituzioni coinvolte”. Il primo cittadino ritiene che “la prima tappa europea della Coppa America sarà una grande evento che risponderà alla vocazione  naturalistico-paesaggistica che la nostra città possiede”.

La speranza-convinzione di De Magistris è che l’evento possa diventare “un volano economico, turistico, occupazionale per Napoli” e “consentire alla città un processo di rilancio di immagine sul piano internazionale e di riqualificazione per quanto riguarda, ad esempio, la spiaggia cittadina e il restyling della Villa Comunale”. De Magistris conclude affermando che è necessario ora “procedere, in tempi rapidi e in massima sinergia, alla realizzazione dei lavori previsti”. Finisce così una lunga telenovela che ha rischiato di compromettere nuovamente l’immagine di Napoli: dopo la decisione di assegnare le due tappe della Coppa America alla città, è iniziato un lungo tira e molla su dove dovesse essere organizzato l’evento.

In un primo tempo l’area prescelta era stata quella di Bagnoli, poi le istituzioni sono state costrette a “ripiegare” su Via Caracciolo; anche per il Lungomare erano quindi insorti problemi, relativi al vincolo monumentale in vigore dal 2005. Ora, incassato il via libera, l’impegno di tutti dovrà essere quello di fare in modo che i lavori per l’allestimento dell’evento creino il minor disagio possibile ai cittadini.

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