Liberalizzazioni, i tassisti tentato di occupare il San Carlo

Ancora tensione tra i tassisti: dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto sulle liberalizzazioni si è riaccesa la protesta degli autisti delle “auto bianche”. Ancora una volta Napoli è il centro della protesta: circa duecento tassisti hanno, infatti, fatto irruzione all’interno del San Carlo mentre era in corsa una rappresentazione. L’occupazione del Massimo partenopeo non è durata molto: le forze dell’ordine sono riuscite a far uscire dal teatro i manifestanti che si sono poi spostati in piazza Plebiscito, sotto i portici della Basilica di San Francesco di Paola. Proprio la piazza è stato il luogo scelto dai tassisti come simbolo della loro protesta: per diversi giorni i taxi hanno invaso quello che è un simbolo della città, di fatto “occupando” il Plebiscito.

A scatenare la protesta sono state le norme contenute nel decreto legge sulle liberalizzazioni varato nel tardo pomeriggio dal governo Monti: per ciò che concerne i taxi, l’esecutivo ha deciso di affidare all’Autorità dei Trasporti la verifica città per città della necessità dell’aumento del numero di licenze. Se l’Autorità, sentiti i sindaci, riterrà  opportuno assegnare nuove licenze, ci saranno delle “compensazioni tangibili” per i tassisti che già sono in possesso della licenza.

Sempre all’Authority toccherà il compito di stabilire le regole per il trasferimento dei taxi tra città, mentre è stata introdotta la possibilità per un tassista di possedere una licenza part time, che gli offre l’opportunità di far lavorare un altro tassista sulla propria autovettura quando non la utilizza. All’approvazione del decreto è scattata immediata la protesta dei tassisti che hanno, come detto, provato a occupare il San Carlo. Ancora una volta quindi Napoli funge da epicentro per le manifestazioni dei taxi: proprio dal capoluogo partenopeo era partita la “rivolta” delle auto bianche circa nove giorni fa, con la sospensione del servizio e l’invasione di Piazza Plebiscito. Da Napoli la protesta si era poi diffusa a macchia d’olio in tutte le città d’Italia.

Questa sera una nuova puntata, con la breve occupazione del San Carlo e la tensione che non accenna a diminuire all’interno della stessa categoria: a Capodichino, infatti, è stato appeso un volantino con le sigle di cinque taxi che non hanno preso parte alla protesta e sotto la scritta “hanno lavorato nonostante i nostri sacrifici”.

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