Maradona dimesso dopo l’intervento ai reni

Sta meglio e ha già lasciato la clinica di Dubai: Diego Armando Maradona ha superato perfettamente l’operazione resasi necessaria per asportare un calcolo renale ed è già stato dimesso dalla struttura sanitaria dove è stato sottoposto all’intervento chirurgico. Lo ha reso noto la stessa clinica dove il Pibe de Oro era ricoverato: l’indimenticato campione del Napoli, attualmente alla guida della formazione dell’Al Wasl, ha ricevuto la visita di alcuni dirigenti della società araba e non ha certo lasciato in pace i medici e gli infermieri.

Durante la degenza, infatti, nonostante l’assoluto riposo prescritto dai sanitari, ha insistito per vedere la partita tra Sharjah e Baniyaas, due squadre impegnate nel campionato arabo e non si è risparmiato prendendo anche qualche appunto sul gioco delle due avversarie.

La notizia sullo stato di salute del campione argentino aveva destato preoccupazione tra gli appassionati di calcio: il ricovero per il calciatore più forte di tutti i tempi era stato disposto d’urgenza dopo il malore avvertito all’indomani della vittoria  (2-1) della sua squadra contro l’Al Alhi, successo che aveva interrotto un digiuno che nel campionato degli Emirati Arabi andava avanti ormai da quasi tre mesi. L’intervento di estrazione dei calcoli ai reni è durato circa un’ora e mezza, secondo quanto ha fatto sapere l’equipe medica che ha avuto in cura Maradona. La prima a parlare della buona riuscita dell’operazione è stata la figlia Dalma attraverso un post sul suo account Twitter: “L’operazione di mio padre è andata bene. Ringrazio tutti quelli che si preoccupano e chiedono della sua salute”.

Proprio sul noto social network il Pibe de Oro ha voluto dire il suo grazie ai tanti tifosi napoletani che nelle ultime ore avevano scritto messaggi di solidarietà al campione: “Saluti ai miei amici napoletani – si legge su Twitter -, grazie per il vostro saluto. Auguro loro ogni bene. Forza Napoli!”. Tornato a casa, Maradona dovrà osservare ancora una settimana di riposo prima di poter tornare a calcare il terreno di gioco e riprendere la guida dell’Al Wasl, ma visto il carattere del 51enne non sarebbe certo una sorpresa se tornasse ad allenare prima del via libera dei medici.

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