Operazione “Falsi Invalidi”, nuovi arresti a Napoli

Nuovi arresti a Napoli nell’ambito dell’operazione “Falsi Invalidi” che fino ad oggi ha visto scattare le manette per ben 163 persone e portato al sequestro di beni per un valore superiore ai 4 milioni di euro. L’indagine ha condotto i carabinieri della stazione Napoli – Bagnoli ad arrestare nella notte quattro persone, tre delle quali percepivano una pensione di invalidità per patologie inesistenti grazie al beneplacito di un dipendente statale che, dietro percentuale, gestiva e favoriva l’avanzamento di pratiche fasulle destinate all’ottenimento della pensione di invalidità.

Gli arrestati sono stati accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato, frode informatica aggravata, contraffazione di pubblici sigilli e falsità materiale. Gli inquirenti hanno inoltre scoperto che altri 62 falsi invalidi erano in attesa della liquidazione della pensione sempre ottenuta o da ottenere mediante l’ausilio del dipendente statale truffaldino.

Sempre nell’abito della stessa operazione “Falsi Invalidi”, due giorni fa era stata arrestata a Poggioreale una donna incensurata 53enne con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità materiale e ideologica commessa dal privato in atto pubblico e contraffazione di pubblici sigilli. La donna è stata sorpresa presso l’ufficio postale di via Vesuvio mentre incassava 1.008 euro in denaro contante quale corrispettivo di pensione di invalidità, comprensiva di indennità di accompagnamento e 13esima mensilità, ottenuta dal 2008 presentando false certificazioni per patologie di natura psichiatrica. Il denaro è stato immediatamente sequestrato insieme al conto corrente della donna e si stima un danno all’erario pubblico sui euro 30.000 euro.

Dalle ultime indagini effettuate dalla procura di Napoli, si è rivelata così una situazione sconcertante, dove in Campania una pensione su tre è versata per motivi di indennità o di povertà, mentre solo l’8% del totale percepirebbe la pensione scaturita dai contributi versati nell’arco della vita lavorativa. La nostra regione racchiude così un ottavo del totale di tutte le pensioni di invalidità erogate in Italia, con circa mezzo milione di soggetti inabili al lavoro.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy