Bagnoli, la colmata è inquinata: a rischio la Coppa America

Si allontana sempre di più l’America’s Cup da Bagnoli: un ulteriore colpo alla possibilità di organizzare le due tappe della competizione velistica assegnate a Napoli, nello specchio di mare di Bagnoli, è assestato dal risultato delle analisi effettuate dai consulenti tecnici d’ufficio, nominati dalla Procura partenopea nell’ambito delle indagini sulla bonifica dell’area occidentale. La colmata è stata giudicata dagli esperti “altamente inquinata” ed è stata riscontrata la presenza di materiali cancerogeni e pericolosi: nelle prossime ore i risultati saranno consegnati a Stefania Buda e Federico Bisceglia, i pm che si occupano del caso con il coordinamento dei procuratori aggiunti Francesco Greco e Aldo De Chiara.

A pochi giorni dalla necessità di avviare i lavori per permettere lo svolgimento della prima delle due tappe della manifestazione velistica (i lavori dovranno essere cantierizzati entro venerdì prossimo) l’organizzazione appare sempre più nel caos: con i risultati emersi dalle analisi ambientali sembra ormai un miraggio che il quartiere dove prima sorgeva l’acciaieria possa ora ospitare la Coppa America. Il rischio che le istituzioni siano costrette a rinunciare all’evento c’è: un’ipotesi da scongiurare a tutti i costi per l’ennesimo danno di immagine che riceverebbe la città e per anche i risvolti economici che una rinuncia porterebbe con sé (è previsto, infatti, il pagamento di una penale).

Ecco quindi che si inizia a parlare di location alternative e l’attenzione viene puntata soprattutto su Nisida e Via Caracciolo: favorevole a uno spostamento dell’America’s Cup sul Lungomare è Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli, uno degli enti (con Comune, Regione Campania e Unione Industriali di Napoli) ad aver creato la società di scopo che dovrà organizzare l’evento. “Non ci sono dubbi – dichiara Cesaro – che le regate si terranno a Napoli. Se non è possibile organizzarle a Bagnoli, mi auguro che si facciano a Via Caracciolo, palcoscenico naturale per queste evento”. Il presidente della Provincia entra anche nei dettagli affermando che “potrebbe essere chiusa la zona interdetta al traffico nelle domeniche ecologiche che diventerebbe il villaggio della Coppa America. “Chissà  – conclude Cesaro – che da un impedimento non possa nascere una soluzione migliore. Serve però fare presto, perché il tempo è davvero poco”.

E in effetti tempo a disposizione non ce n’è, visto che la prima tappa è in programma ad aprile, ma nonostante ciò il sindaco De Magistris si dice sicuro che le regate si faranno a Napoli, anche se apre a una soluzione alternativa a Bagnoli almeno per il 2012. Appena quattro mesi per organizzare un evento di portata internazionale, sul quale le istituzioni hanno puntato molto per il rilancio dell’immagine del territorio. Un’immagine che rischia di essere nuovamente compromessa per la superficialità con cui l’intera vicenda sembra essere stata affrontata.

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