A Bergamo per confermarsi

Di nuovo in campo, di nuovo Napoli e stavolta l’avversario da battere è l’Atalanta di Colantuono e degli ex Denis e Cigarini. Due che a Napoli non stavano male, ma che le scelte tecniche hanno preferito sacrificare, per lasciar posto a giocatori dalle caratteristiche più mazzarriane.

Eppure guardando il campionato dell’attaccante argentino n forza all’Atalanta, un pizzico di rammarico potrebbe anche venire, a giudicare delle sue prestazioni e guardando soprattutto il rendimento del nostro dei nostri attaccanti delle seconde linee. Tutte congetture utili solo a fantasticare, perché Denis voleva più spazio, ma un Cavani così, non c’è posto neanche per super Mario Balotelli. Scherzi a parte, il Napoli “Mazzrri version” sembra aver trovato quasi la quadratura del cerchio, piccoli accorgimenti e poi è fatta, nonostante grinta cuore e tecnica ci siano tutte, come ha dimostrato la notte magica con il Manchester City. Ma Atalanta Napoli non è solo la sfida degli ex Denis e Cigarini, è anche la sfida tra il dg Marino e la sua vecchia società, al quale però va dato il merito di aver creato quell’ossatura che ancora resiste e che oggi è addirittura cresciuta e rinforzata. Destini incrociati insomma, come del resto avviene spesso nel calcio, dove matrimoni indissolubili posso sciogliersi al caldo sole del calciomercato estivo.

Che non sarà una partita facile lo sappiamo, perché a Bergamo è dura e l’Atalanta di questo inizio di stagione, sta dando prova di saper giocare un buon calcio, ma la notte di martedì scorso deve far prendere coscienza a tutti, come se non sia già un dato acquisito, dell’enorme potenzialità che questa squadra può esprimere. Potenzialità che derivano prima di tutto dal fatto che Mazzarri ha creato prima un gruppo e poi una squadra. E’ proprio questo spirito di sacrificio, i rientri in area di Cavani, i chilometri macinati da Maggio e Dossena, i miracoli difensivi di Cannavaro e company, le parate di De Sanctis, sono tutti frutti di una mentalità di squadra in cui ognuno si sacrifica per il proprio compagno. Ed anche in questo sta la grandezza di Mazzarri, aldilà dei tatticismi che poi i ragazzi realizzano in campo.

Turn over ridotto per il Napoli, Mazzarri infatti preferisce lasciare un diffidato Lavezzi in panchina, in vista dell’impegno di martedì contro la Juve, al suo posto Goran Pandev alla prova del riscatto. A casa anche Inler che sta riprendendosi dal fastidio alla schiena rimediato martedì sera. Buone possibilità di vedere anche il gioiellino Fernadez titolare dal primo minuto, insieme a Zuniga, con Maggio che potrebbe rifiatare dopo le sgaloppate contro gli inglesi.
Una partita dal risultato aperto, ma che potrebbe essere facilmente vinta dal Napoli, se l’Atalanta come prevedibile, non si chiudesse in difesa facendo barricate insormontabili che mettono in crisi il gioco del Napoli. Stasera il campo ci darà risposte sulla tenuta mentale del Napoli, che deve assolutamente riprendere la corsa in campionato.

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